Copenaghen-Atalanta 0-0 (4-3 dopo i calci di rigore)

Copenaghen (4-4-2): Joronen; Ankersen, Vavro, Bjelland, Boilesen (3’sts Kvist); Skov, Falk (20’st Sotiriou), Zeca, Thomsen (33’st Gregus); N’Doye, Fischer (3’sts Bengtsson), All. Solbakken 

Atalanta (3-4-2-1): Gollini; Toloi, Palomino, Masiello; Castagne, de Roon, Freuler (1’pts Pessina), Gosens (3’ts Ali Adnan); Pasalic (12’st Barrow), Gomez; Zapata (8’st Cornelius), All. Gasperini

Arbitro: Sidiropoulos (GRE), assistenti Kostaras (GRE)-Dimitriadis (GRE)

Note: ammoniti Thomsen (C), Ankersen (C), Palomino (A), Pessina (A), Gregus (C), Vavro (C), corner 2-4, recuperi 0′ e 4′

Le notti magiche dell’Atalanta si spengono sul dischetto di Copenaghen. I nerazzurri vengono eliminati ai calci di rigore dopo 120′ serrati e combattuti. Dopo lo 0-0 a Reggio, arriva il pari a rete inviolate anche nella capitale danese. Dagli undici metri tradiscono Gomez e Cornelius, non Vavro che spiazza Gollini e regala ai suoi la dodicesima partecipazione consecutiva alle coppe europee. Subito palla gol per l’Atalanta al 3′: Gomez pennella dalla bandierina per la torre di Toloi in direzione Zapata che sempre di testa non trova la porta. La replica dei danesi è immediata sull’asse Skov-Fischer, con la grande percussione del numero 29 ad ispirare la rasoiata mancina di Fischer, inchiodata a terra da Gollini. Nel segmento iniziale di gara sono i padroni di casa in totale completo bianco ad aggredire meglio gli spazi, con un atteggiamento che è lontano parente di quello attendista visto sette giorni fa a Reggio Emilia. Al 15′ la punizione  di Skov è una telefonata recapitata tra le manone del 95 nerazzurro. Sulla stessa linea il collega Joronen, due giri di lancette più tardi, sicuro nell’ammortizzare la botta centrale di de Roon. Cresce l’Atalanta che, nonostante una manovra poco flida, dà sempre la sensazione di poter far male: monumentale è l’occasione sciupata da Pasalic che si avventa su un tiro deviato di Freuler, ma spara sulla figura dell’insuperabile numero uno finnico. Un minuto più tardi è ancora il croato a ricevere lo scarico di Gomez a centro area, prima di spedire in orbita sempre con lo stesso piede. L’ Atalanta viaggia a folate dopo un inizio in sordina e Gomez cerca il jolly qualificazione dalla distanza, ma il suo destro viene sporcato in corner. Al 32′ nuovo capitolo del contenzioso tra Joronen e Pasalic che premia, ancora una volta, l’estremo difensore prodotto dal vivaio del Fulham, vero e proprio tabù per gli attaccanti orobici sia a Reggio che nei primi 45′ in terra scandinava. Nella ripresa è ancora Copenaghen con il piede sull’acceleratore ma l’Atalanta è ben disposta e concede pochissimi spazi. La contromossa di Gasperini è praticamente immediata: nel giro di 10′ fuori Zapata e Pasalic, dentro Cornelius e Barrow. Si gioca la carta del doppio centravanti il tecnico di Grugliasco, sostenuti dal Papu che nel giro di 5′ prende per mano la squadra e chiama Joronen all’ennesima prodezza con il destro al veleno dal limite. Preambolo del magistrale calcio di punizione che l’argentino pennella timbrando il palo a portiere completamente battuto. Solbakken fiuta il pericolo e cala la carta Sotiriou per ovviare al baricentro troppo basso dei suoi, affidandosi alla gamba di uno straripante Ankersen (ammonito per una plateale simulazione in area) le azioni di rimessa più interessanti che impegnano il pacchetto difensivo nerazzurro. Nonostante tutto le occasioni più nitide sono sempre di marca ospite, vedasi zuccata di Cornelius al 25′ a una spanna dalla porta di Joronen. Il tratto finale è una guerra di nervi, ma il gol rimane una chimera sino al triplice fischio finale di Sidiropoulos.

Nel primo tempo supplementare, Pessina rileva uno stanchissimo Freuler e al terzo giro di lancette il destro di Barrow regala l’illusione del gol schizzando sull’esterno della rete. Entra anche Ali Adnan (quarto cambio consentito nei supplementari, ndr) per dare cavalli e freschezza sulla corsia di sinistra, in luogo di un Gosens a serbatoio esaurito. Al 100′ brivido lungo la schiena dei quasi 700 supporters nerazzurri sbarcati in Danimarca, sul blitz in area di Boilesen che da zero metri cicca goffamente il pallone della probabile qualificazione. Non cambia il leitmotiv nel secondo extra time: un confronto infinito tra due squadre che hanno speso tantissimo in una maratona di oltre due ore di gioco sotto la battente pioggia di Copenaghen, non sufficienti per decretare una qualificazione che si deciderà dopo la crudele roulette dei calci di rigore. Dagli undici metri sono fatali gli errori di Gomez (traversa) e di Cornelius (parato). Non sbaglia invece Vavro che regala ai suoi i gironi di Europa League. Amarezza infinita in casa Atalanta: sfuma la seconda partecipazione consecutiva alle coppe europee.

La sequenza dei rigori

de Roon: gol 

Sotiriou: gol 

Ali Adnan: gol 

Gregus: gol 

Gomez: traversa 

Skov: gol 

Masiello: gol 

N’Doye: alto 

Cornelius: parato

Vavro: gol

a cura di Michael Di Chiaro