di Matteo Bonfanti
Se l’idea sia un pensiero stupendo o una novità esagerata lo scopriremo solo a dicembre inoltrato. A quanto sappiamo ad alcune società il cambio di programma nei campionati allievi e giovanissimi non è piaciuto del tutto. Ma le intenzioni della Federazione sono positive. Valutate voi.
Le formazioni di allievi e giovanissimi faranno due campionati, una sorta di torneo d’apertura fino a dicembre mentre a gennaio partirà quello di clausura. Si parte il 13-14 settembre, più o meno settecento formazioni al via in Lombardia in ognuna delle due categorie. Saranno divise in 88 gironi dove ci saranno le big, come le piccole, come le squadre dell’oratorio. A dicembre chi vincerà il proprio campionato, passerà ai regionali che si terranno a gennaio. Così le migliori seconde per un totale di 128 formazioni. Le altre ripartiranno iniziando un nuovo campionato provinciale.
L’unica eccezione, accettata dalla Figc malvolentieri, 64 squadre per categoria, le migliori di questi anni, che si sfideranno in quattro Tornei “A”, a carattere regionale, che daranno l’accesso alle finali nazionali e che prevedono quattro retrocesse a girone. Questi posti nel 2015-2016 saranno ad appannaggio dei campioni del campionato che abbiamo chiamato di clausura.
Ora i motivi che hanno portato la Figc a questa piccola rivoluzione. A parlarcene Baretti, bergamasco da anni ai vertici della Federazione lombarda: “Innanzitutto questo format dà la possibilità alle squadre di club piccoli o dell’oratorio di confrontarsi con le big. Magari al San Tomaso hanno un’annata straordinaria che può vincere il primo torneo, regalandosi una primavera indimenticabile contro formazioni blasonate. Ma il cambio può giovare anche alle cosiddette grandi, o meglio ai loro tesserati. Se, poniamo, la Stezzanese deve sfidare l’Antoniana nel secondo tempo darà spazio anche alle seconde linee. Diverso invece se ha una sfida tiratissima. In ultimo, non certo per importanza, il fatto che con questi due campionati si evitano i “furti” di ragazzi. Se un club vince il provinciale e vuole rinforzarsi per il regionale prendendo un giocatore da fuori, deve andare a bussare alla porta della società che detiene il cartellino del calciatore-oggetto del desiderio tesserato da settembre fino a giugno”.