A 10 anni appena compiuti guida i Kart con la stoffa del campioncino e lotta per le primissime posizioni contro avversari più grandi e più esperti di lui. Stiamo parlando di Roberto Castellozzi, classe 2008, baby talento delle quattro ruote che vive a Lallio con papà Michele e mamma Irene, crescendo insieme alla sua più grande passione e dimostrandosi già un talento di precocità. “All’età di un anno gli è stato regalato il primo Mini Kart a batteria”, racconta il padre Michele, vero e proprio mentore di Roberto, che da sempre lo accompagna su ogni circuito. A partire dalle prime prove, disputate presso il Kartodromo di Curno. Un anno di presa di contatto prima di passare, a soli 5 anni, alla fase agonistica: nel 2014 prende parte a qualche gara del Kart Sport Circuit, dove al volante di un 50cc coglie i primi importanti piazzamenti. La stoffa è di quella pregiata e lo si intuisce già un anno più tardi, quando il salto nella categoria 60cc Mini Baby coincide con il trionfo nel campionato Kart Sport Circuit. E’ soltanto un antipasto delle qualità di Roberto, capace di fare la voce grossa anche quando si alza l’asticella: nel 2016 compie il salto a livello nazionale, gareggiando nella Entry Level ACI Sport (60cc), mostrando un adattamento straordinario alla categoria che gli permette di vincere il Campionato Challenge del Nord Italia, ripetendosi anche al Trofeo d’estate e a quello d’ Autunno dove svetta sull’asfalto del South Garda Karting, a Lonato. Un gran biglietto da visita con il quale presentarsi, all’inizio del 2017, ai nastri di partenza della classe Mini Nazionale (60cc), dove incrocia le traiettorie con avversari di tre o addirittura quattro anni più grandi. Una fase iniziale di apprendistato che lo porta ad un crescendo di prestazioni e piazzamenti al tramontare di una stagione comunque importante per la sua crescita sportiva. Un bagaglio d’esperienza che dà i suoi frutti nella stagione in corso, inaugurata con un ottimo terzo posto al Trofeo Primavera e con una vittoria al Memorial Barchi, disputato in doppia prova sulla pista “Sette Laghi” a Pavia, e sul circuito “Winner” di Nizza Monferrato. Prologo ad una serie di brillanti prestazioni, con vittorie e podi, ottenute al Campionato Regionale – Zona 1, che si disputa in Liguria, Piemonte, Valle d’Aosta e Lombardia, dove Roberto termina la stagione al secondo posto a soli due punti di distacco dal vincitore. Piazzamento d’onore che gli regala la possibilità di gareggiare al Trofeo delle Regioni, appuntamento conclusivo dell’anno solare che si disputerà il 2 dicembre a Viterbo. Una sfida a squadre, con due piloti chiamati a rappresentare la regione nella quale hanno primeggiato. A soli 10 anni, un curriculum che parla da solo e che certamente inorgoglisce papà Roberto che segue, come un’ombra, i passi di un figlio che impara a crescere, mentre impara a vincere: “Seguire Roberto è impagabile – racconta papà Michele – vedere in lui così tanta passione è un qualcosa che mi rende fiero e orgoglioso. Vivere insieme tutti i week end di gara, condividendo ogni momento, dormire nel furgone con il quale ci spostiamo da un circuito all’altro, sono tutti dettagli che permettono di cementare ancora di più il rapporto tra padre e figlio. Dal canto mio cerco di trasmettergli tutte le informazioni e gli insegnamenti possibili a partire dalla messa a punto del mezzo, alle traiettorie da seguire in pista e anche al comportamento responsabile che deve mantenere sul tracciato e nei confronti dei suoi avversari. E al di fuori della pista? sempre motori, ovviamente! Io e Roberto siamo appassionati di Formula 1 e lui stravede per Vettel, ma soprattutto ci ritagliamo sempre del tempo per assistere a parecchie gare di Rally, altra grande passione di famiglia” Un ringraziamento speciale va anche a chi rende possibile tutto ciò: ” Sento di dovere ringraziare la famiglia Lanzeni e la Power Competition, per l’aiuto e il sostegno ricevuti. Ringraziamento che estendo anche alla RT Motorsport , che ci ha fornito il motore nelle ultime uscite stagionali e soprattutto a mia moglie, Irene, che con la sua presenza costante ci rende ancora più uniti”
Michael Di Chiaro