ZOGNORoberto Raineri è il nuovo direttore sportivo della Zognese. La sua presentazione al Centro Sportivo di Camanghé è stata anche l’occasione per un tuffo nel passato sul filo dei ricordi, al Valle Brembana che fu: “Eravamo riusciti a salire in Promozione ma volevamo ridurre i costi rispetto all’anno precedente. Si voleva salire e c’è l’abbiamo fatta, anche se non direttamente, c’era il Fara Olivana con Sola che nelle ultime giornate ci ha sorpassato. Dopo aver saltato i primi due turni play-off, al terzo siamo saliti in Eccellenza. Ecco perché per me questa nuova avventura a Zogno rappresenta un ritorno in famiglia”.

Cosa l’ha spinta ad accettare?

Roberto Mosca lo conosco bene, so che persona è, ha la mia stessa età. So che è un grande appassionato, qui sta lavorando bene da qualche anno, sta creando una struttura importante. Mi ha ribadito che a Zogno si percepisce un maggior interesse dopo il periodo di pandemia che aveva creato giocoforza un pochino di distacco a livello di passione sportiva legata al calcio. Quando mi ha chiamato non ho avuto il minimo dubbio, ho accettato di buon grado anche perché l’intento è quello di far bene. Sarà magari fuori luogo affermarlo ma a me piace giocare, non dico per vincere, ma avere una squadra attrezzata per poterlo fare, poi le varianti nel calcio sono tantissime e il giudice unico è sempre il rettangolo di gioco. Il nostro compito è quello di mettere in condizione il mister (il riconfermato Ezio Locatelli, ndr) di avere a disposizione una rosa competitiva in grado di potersela giocare con tutti. E’ chiaro che con la rosa che spero di poter allestire si dovrà obbligatoriamente guardare alla parte sinistra della classifica”.

Ha le idee chiare su quello che serve alla squadra?

Si, assolutamente. Loro erano partiti cercando di delegare al mister anche la parte del mercato, a un certo punto  si è creata una situazione per cui questo non è stato possibile. Per come vedo io il calcio, è essenziale che in una società ci siano ruoli ben definiti e il loro rispetto. Conosco un po’ di giocatori della Zognese ma la squadra l’ho vista poco quest’anno. Con alcuni la società ha già parlato, ora li rincontreremo. Ho già contattato alcuni elementi, nei prossimi giorni ci risentiamo e vediamo cosa si riesce a fare”.

Alcune società lamentano difficoltà per la regola..

I 2000-2001-2002 sono già giocatori fatti e finiti. Nelle categorie sopra si parla di 2004, se non li hai in casa devi cercarli in quelle 3/4 società di categoria superiore e, a volte, ti devi accontentare. Per quanto riguarda i 2000-2001-2002, tranne qualche 2002, sono giocatori che già hanno giocato in categoria, la regola li considera giovani ma sono già calciatori con una certa esperienza, alcuni sono già giocatori importanti. Ci muoveremo sicuramente anche in quella direzione. Vorrei allestire una squadra competitiva giovane ma con la giusta esperienza, un mix insomma. Il mister sa che io ci sono, tendo a interferire poco sotto il profilo tecnico, demando tutto a lui. Ci consultiamo, com’è giusto che sia ma la decisione ultima è sua. Per tutto quello che riguarda invece l’aspetto comportamentale dei ragazzi ci sarò sempre e comunque”.

A chiudere, le parole del presidente Roberto Mosca: La ASD Zognese è lieta e orgogliosa di avere come direttore sportivo Roberto Raineri, uomo di grande esperienza e profondo conoscitore del calcio bergamasco e non solo. Gli auguriamo buon lavoro per il raggiungimento degli obiettivi prefissati”.

Contestualmente, dopo la conferma di Ezio Locatelli alla guida della Prima squadra, è stato ufficializzato lo staff dell’attività agonistica: Ulisse Albergoni (responsabile attività agonistica), Giovanni Losa (preparatore dei portieri fascia agonistica), Piersandro Mazzoleni (UEFA B, allenatore Juniores), Ettore Cavagna (UEFA B, allenatore Allievi provinciali), Stefano Magni (UEFA B, allenatore Giovanissimi 2008), Alberto Capoferri (UEFA C, allenatore Giovanissimi 2009). Nelle prossime settimane varrà ufficializzato lo staff dell’attività di base.

Giuseppe Fappiano