Gollini 6: si fa sorprendere dal piazzato tutt’altro che irresistibile di Cristante che vale l’1-1. Macchia pesantissima che il miracolo su Dzeko riscatta solo parzialmente. 

Djimsiti 6.5: sul prato dell’Olimpico va in scena la solita prova di personalità. Vigile

Romero 6.5: dietro è un gigante con una consapevolezza che ha toccato vette massimali. Ha l’occasione per graffiare in proiezione offensiva ma grazia la Roma anziché mandarla al tappeto.

Palomino 6.5: sulla carta sarebbe il quarto in ordine gerarchico, ma quando viene impiegato non delude mai. Fidato.

Maehle 6: viaggia a corrente alternata sulla destra. Luci e ombre.

de Roon 6.5: gioca sempre su ritmi forsennati, lotta e aggredisce gli spazi senza soluzione di continuità. Costanza di rendimento impressionante.

Freuler 6.5: mette la firma su una delle tante occasioni che l’Atalanta sciupa per chiudere a doppia mandata il match. Fino a quando regge la situazione di 11 contro 11 recita sempre la parte del protagonista.

Gosens 5.5: settato in modalità propulsore sulla fascia sinistra, mette a ferro e fuoco la corsia di competenza, piazzando l’assist vincente per Malinovskyi, il sesto della sua stagione. Rovina tutto nella ripresa rimediando il rosso che cambia il volto alla partita. La Dea la perde lì.

Ilicic 6.5: traduce sul campo un calcio raffinato e intriso di qualità. Soprattutto nella prima parte di gara mette letteralmente alle corde la retroguardia di Fonseca (14’st Muriel 5: si divora un goal già fatto a porta vuota che costa tremendamente caro. Errore imperdonabile)

Malinovskyi 7.5: giocatore rinato che ha decisamente soppiantato la pallida controfigura che aveva perso posizioni nelle gerarchie del Gasp. Oggi la musica è radicalmente diversa: se n’è accorta la Juve qualche giorno fa, e ora anche la Roma, bucata dal suo blitz vincente (14’st Pasalic 5.5: impatto così così)

Zapata 7: prende a picconate la retroguardia della Roma a suon di scorribande. Costruisce lui l’azione del vantaggio, sempre lui serve il cioccolatino che il connazionale Muriel spreca incredibilmente (28’st Toloi sv)

Gasperini 6.5: gli si può rimproverare veramente poco. Fino a quando rimane in undici, la sua Atalanta gioca un calcio a memoria, a tratti stellare. Poi l’ingenuità di Gosens complica il piano gara e la Roma, senza manco sapere come, rientra in partita e nel finale rischia addirittura di vincerla. Un pareggio dal forte retrogusto di sconfitta ma la Champions rimane ampiamente alla portata.

Michael Di Chiaro