“Voglio una maglia da titolare, giocare in Champions League e la nazionale argentina”. Cristian Romero è netto nel dichiarare le proprie priorità alla primissima intervista da giocatore dell’Atalanta: “Sono venuto qui perché questo è un club che ha saputo dimostrare a tutta Italia di essere calcisticamente tra i più forti, è la scelta giusta per crescere e per migliorarmi”, ha riferito El Cuti ai canali ufficiali della società.

Il neo numero 17 atalantino, numero ereditato dal cileno Carlos Carmona che giocava in tutt’altro ruolo, trova un parallelismo tra lo ieri e l’oggi: l’uomo in panchina. “Ho conosciuto solo ieri Gasperini: Juric era il suo secondo nel Genoa e mi ha dato la sua fiducia, mi han detto sono abbastanza simili”. Senza nemmeno citare la Juventus, proprietaria del suo cartellino e “famiglia” solo nella prima parte del precampionato, Romero trova parole al miele per chi l’ha lanciato nel Belpaese: “Devo ringraziare il Genoa per avermi preso in Argentina dove stavo male e non giocavo”.

Il ventiduenne difensore di Cordoba, cresciuto nel Belgrano, prova a tracciare l’identikit di se stesso: “Sono un ragazzo giovane con tanti sogni, l’Argentina è il mio obiettivo principale dopo che mi sarò messo in vista per un posto da titolare nell’Atalanta – precisa -. La Champions League è un altro sogno, che finora ho visto solo in tv. Devo migliorare sotto l’aspetto dei cartellini: ne prendo troppi”.