Michele Rota, difensore dello Scanzorosciate, ha fatto il suo punto personale del momento calcio: “La situazione non è delle più rosee, si vive in una nube di incertezza totale. Sembrava partito tutto regolare, ma con i rinvii era impossibile continuare così. La Federazione non sa cosa decidere, noi non abbiamo protocolli come i professionisti però non chiudono il campionato perché per la maggior parte degli addetti della Serie D questo è un lavoro. Ciò che non piace è che nel professionismo ci sono tutele e controlli periodici con isolamento in caso di positività, mentre noi ci alleniamo con le tutele del caso ma abbiamo fatto solo un test sierologico ad inizio campionato e il protocollo non obbligava le società a fare altre verifiche”.

“Fermare i campionati e far giocare i recuperi è strano – ha proseguito -, tra un mese ci saranno così differenze tra chi ha continuato a giocare e chi si è solo potuto allenare. Con questo protocollo tuttavia altri recuperi salteranno ancora”.

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Norman Setti