Kamaldeen Sulemana dentro dal Southampton e Matteo Ruggeri all’Atletico Madrid, rispettivamente per 17,5+4 di bonus e una ventina. Ieri, all’improvviso, la svolta decisa al calciomercato dell’Atalanta, fin lì limitatosi, si fa per dire, all’acquisto dell’ex prestito Odilon Kossounou dal Bayer Leverkusen per 20 milioni e all’entrata di 16 dei saldi per Roberto Piccoli e Michel Adopo al Cagliari. Oggi, invece, si può affondare per il sostituto del mancino a tutta fascia di Zogno, tenendo conto che lì attualmente ci sarebbe il prestito di ritorno (dal Lille) Mitchel Bakker.

Il primo nome sul taccuino è di un diciassettenne mai affrontato dai nerazzurri a livello senior, Honest Ahanor, da due anni cittadino italiano, nativo di Aversa ma cresciuto nel Genoa. Di genitori nigeriani, un metro e 85 per 80 chili, veloce e resistente, ha già all’attivo 6 presenze in serie A. La prima gli è stata regalata dal poi esonerato Alberto Gilardino, da titolare, il 28 settembre dell’anno scorso contro la Juventus. L’ultima, col Napoli, in cui solo l’autorete del portiere Meret gli ha potuto negare la gioia del gol, quello del 2-2 a Marassi, da Patrick Vieira.

Ahanor ha subìto a fine novembre un intervento chirurgico piuttosto delicato, la ricucitura del menico sinistro interno ed esterno che gli ha imposto uno stop di cinque mesi. Contro Parma, l’unica altra con Gilardino, e da aprile Lazio, Como ancora dal 1′ e Milan le restanti giornate disputate. Inizialmente su di lui c’erano soltanto proprio i rossoneri, quindi la manovra di disturbo comunque interessata dell’entourage nerazzurro. Gli altri nomi per la fascia sinistra sono il belga-portoghese Diego Moreira dello Strasburgo (’04) e il giapponese (’06) Keita Kosugi del Djurgaarden, mentre a destra parrebbe in pole position il nazionale canadese Niko Sigur (’03) dell’Hajduk Spalato.
Effe