Caissa Italia Pentole Agnelli ci riprova. Dopo il settimo posto un po’ amaro dello scorso anno, la pluriscudettata formazione femminile di scacchi (società bolognese, sponsor bergamasco) si presenta di nuovo al campionato europeo di club, al via oggi (domenica) in Montenegro, con un solo obiettivo: salire sul podio. Le “pentoline”, quarte nel ranking di partenza, schiereranno del resto alcune delle migliori giocatrici del panorama nazionale e mondiale, fra le quali spiccano l’iraniana Sarasadat Khademalsharieh e la bergamasca Marina Brunello, campionessa italiana in carica.
Marina è stata autrice di una stagione agonistica 2018-2019 da dieci e lode: medaglia d’oro individuale con l’Italia alle Olimpiadi di Batumi (Georgia), disputate fra settembre e ottobre 2018, poi vincitrice del campionato italiano femminile a dicembre, lo scorso aprile la 25enne di Rogno era stata fra le protagoniste dell’Europeo femminile, guadagnando la qualificazione per la Coppa del mondo 2020 (prevista in settembre a Minsk, in Bielorussia); poi, a maggio, aveva conquistato il titolo italiano a squadre femminile proprio con Caissa Italia Pentole Agnelli, il terzo consecutivo per la compagine emiliano-lombarda. In mezzo al cammino, ha anche formalizzato l’acquisizione del titolo di Maestro Internazionale, prima italiana di sempre a riuscire nell’impresa (le altre due italiane che detengono il titolo lo avevano acquisito nel loro paese di origine). In virtù di tali risultati, Brunello è stata invitata a partecipare alla finale del campionato italiano di scacchi, che si terrà a Padova a cavallo tra fine novembre e inizio dicembre: non potrà difendere così il proprio titolo femminile, ma sarà la prima donna in oltre mezzo secolo a concorrere per quello “assoluto” e se la dovrà vedere, fra gli altri, con il fratello Sabino.
Oltre a Marina, della squadra in partenza per il Montenegro fanno parte Olga Zimina, vicecampionessa italiana, la già citata 22enne Khademalsharieh, numero 14 al mondo, la tedesca Elizabeth Paehtz, numero 18, e la russa Elena Tomilova. Le atlete saranno assistite in loco dal capitano non giocatore, il Grande Maestro macedone Alex Colovic, e a distanza dal direttore tecnico Yuri Garrett. «Le ragazze sono motivate e pronte a dare il massimo; ovviamente vorremmo migliorare il piazzamento dello scorso anno», è l’auspicio del general manager della formazione, il bergamasco Gianvittorio Perico: «Il podio? Beh, sarebbe un sogno, considerati i valori delle altre formazioni in campo. Ma ce la metteremo tutta: diventare la prima squadra italiana a ottenere una medaglia in una competizione di questo livello ci renderebbe naturalmente molto orgogliosi».
Le avversarie più temibili delle azzurre saranno l’ucraina Kiyv, guidata dalle sorelle Anna e Mariya Muzychuk (numero 5 e 7 al mondo), le campionesse in carica di Monte Carlo, con l’indiana Humpy Koneru (numero 3) e la svedese Pia Cramling, la georgiana “Nona” di Batumi e la russa “Ugra”, argento e bronzo nel 2018. La sfida è aperta.