“Anche il ct Roberto Mancini mi ha detto che posso giocare a centrocampo, proprio come Gian Piero Gasperini. Gnonto? Non lo scopro oggi, siamo coetanei, lo conosco e ci gioco contro da quando avevamo dieci anni”. Un Giorgio Scalvini letteralmente a tutto campo nella serie di conferenze stampa degli esordienti azzurri o quasi (Gatti ed Esposito devono ancora farlo, come lui, Cancellieri è uno dei sei contro la Germania sabato scorso) al Centro Tecnico Federale di Coverciano: “Nell’Atalanta nell’ultima stagione ho avuto continuità disputando più di venti partite complessive. Il ct mi ha detto che sono tra i difensori del futuro: dalla Primavera alla prima squadra è tutto un altro livello”, ha precisato il centrale di Palazzolo sull’Oglio, in predicato di mettere il piede in campo sabato a Wolverhampton contro l’Inghilterra.

Ancora, sulla querelle tra i due ruoli in cui il Gasp ha iniziato un po’ a ballottarlo: “Nessun problema, gioco anche in mezzo fin da piccolo e i dati sulle mie prestazioni confermano che posso tranquillamente fare il centrocampista”, ha rimarcato. Sul simbolo del nuovo corso del Club Italia, infine: “Wilfried lo conosco da bambino quando lui era all’Inter, a quindici anni abbiamo anche cominciato la trafila nelle Nazionali giovanili. Stiamo pure preparando lo stesso esame di maturità per il liceo scientifico sportivo. Proprio oggi io ho fatto una lezione su power point, lui via video”.