Atalanta – Milan 2-0 (2-0)
ATALANTA (3-5-2): Sassi 6; Scalvini 8, Berto 7, Ceresoli 6,5 (48′ st Del Lungo sv); Oliveri 6, Sidibe (cap) 7, Zuccon 6 (18′ st Panada 6,5), Giovane 7, Bernasconi 6 (1′ st Cittadini 6); Fisic 5,5 (18′ st Lozza 6), Omar Shakur 5,5 (28′ st De Nipoti 6,5). A disp.: 13 Bertini, 11 Mediero, 15 Hecko, 17 Guerini, 18 Chiwisa, 28 Regonesi. All.: Massimo Brambilla 6,5.
MILAN (4-3-3): Desplanches 5,5; Coubis 6, Bosisio 6, Stanga 6,5 (36′ st Obaretin sv), Bozzolan 6; Di Gesù 6,5, Tolomello 5,5 (12′ st Gala 6), Alesi 5,5 (22′ st Bright 6); Traore 6 (11′ st El Hilali 6), Rossi 5,5 (22′ st Roback 5,5), Capone (cap.) 6,5. A disp.: 69 Nava, 99 Pseftis (p), 5 Polenghi, 19 Bjorklund, 36 Incorvaia, 77 Sette, 78 Amore. All.: Federico Giunti 6.
Arbitro: Giordano di Novara 6 (Dicosta di Novara, Parisi di Bari).
RETI: 24′ pt Scalvini (A), 36′ pt Sidibe (A).
Note: mattinata serena, terreno in ottime condizioni. Ammoniti Bernasconi, Scalvini, Bozzolan, Panada, Gala e Oliveri per gioco scorretto. Espulso Giunti (all. Milan) al 42′ st per proteste. Tiri totali 7-12, nello specchio 4-4, respinti/deviati 1-1, parati 2-4, legni 0-1. Corner 9-3, recupero 1′ e 6′.

Zingonia – Come prepararsi allo Young Boys, avversario nel girone F di Youth League nell’antipasto a pranzo (ore 13, 29 settembre) dei grandi, al riparo dal superlavoro. Punte spuntate contro il Milan, compreso quell’Omar da 4 gol in 3 match? Niente paura, perché dopo averne corsa giusto un quid a risolvere la pratica per l’Atalanta Primavera ci pensa l’uno-due Scalvini-Sidibe, il prestito della prima squadra ingiocabile a questi livelli e il fuoriquota con la fascia al braccio che sa fare tutto.
Di Gesù, che a un amen dall’intervallo non verrà esaudita l’ulteriore preghiera calciando centralmente di mancino sul la della sua punta di diamante, rompe la fase di studio, un po’ lunghetta, mettendoci il campanile con la sommità del capo innalzato dalla punizione dalla destra di Andrea Capone (11′). La spia che la partita nella prima metà colorerà l’inerzia, ma solo quella, di rossonero è la sparata sulla recinzione di Tolomello a rimorchio di Traore al quarto d’ora. Il secondo indizio da prova provata, invece, il taglio verso destra del fratello d’arte entro tre corsette cronometriche, accompagnato dall’ala destra, costringendo Sassi a difendere il palo a mani aperte. Per l’occasionissima di casa bisogna aspettare gli sviluppi del terzo angolo, con palla rimessa dentro da Sidibe per il mastino di Palazzolo sull’Oglio, che sul quarto non si fa pregare a tramutare in oro, in posizione sospetta ovvero a portiere stavolta impossibilitato al miracolo, anche perché sbaglia l’uscita sull’ultimo tocco di fronte in picchiata di Giovane accarezzato dal cross sinistro di Berto.
Verso il quarantacinquesimo con recupero, culminato nel volo d’angelo quasi rasoterra della mezzala romagnola (prestazione monstre) intercettato dall’ultimo baluardo nemico, da annotare il piazzato di Capone (28′) procurato per l’abbraccio del capitano a Traore, l’antipasto del raddoppio dello stesso ivoriano (33′) sbagliando tempi e postura dello stacco e quindi insaccando stavolta a mezz’altezza dietro un Desplanches a mani piegate. Il tiro dalla bandierina è di Ceresoli, il number one su azione dalla ripresa è un conato estemporaneo di Alesi che da quasi una ventina di metri al numero 24 nerazzurro può fare soltanto il solletico (4′). Spazio a Cittadini che funge da Toloi del caso (7′) senza che Omar e Fisic sappiano approfittarne, anche per l’uscita tempestiva di Desplanches, mentre quella di piede dall’area piccola di Sassi per rinviare al decimo è preda del pressing caponiano con regalino a Traore che riesce ad alzare la mira facendosi malissimo. Il 7 milanista dal cognome al sapore di sacro rinnova il duello a telefonate (14′) facendo scorrere basso il filo. Qualche distrazioncella peregrina si affaccia all’orizzonte, tipo perdersi Capone che in asse con Gala fa la barba al legno alla sinistra dell’ultimo ostacolo, davanti alla lunetta (24′).
La grande bellezza del duello Ceresoli-contro tutti alla mezzora, dopo aver battuto Coubis nel contrasto spalla a spalla sull’apertura del centrale destro bresciano, non trova compagni in grado di smarcarsi dalle maglie fitte della retroguardia di Giunti, mentre De Nipoti lanciato lungo dal mancino bergamasco (ko per crampi prima del gong) subisce la rimonta di punta di Stanga. Il mister altrui protesta reclamando un angolo sulla botta tremenda da fuori di Roback (41′) a sorvolare il montante e può anticipare la doccia; la Baby Dea lo farà sabato 16 alle 11 col Lecce. Ma mercoledì c’è la baby Champions: allacciate le cinture, si vola nell’iperspazio del calcio giovanile d’autore.
Simone Fornoni