Atalanta – Sporting Lisbona 1-1 (1-0)
ATALANTA (3-4-1-2): Musso 6; Scalvini 6,5 (42′ st Bakker sv), Djimsiti 5,5, Kolasinac 6,5 (41′ st Holm sv); Hateboer 6, Ederson 7, De Roon (cap.) 6,5, Ruggeri 6; Koopmeiners 6,5 (24′ st Miranchuk 6); Scamacca 6,5 (19′ st Muriel 6), Lookman 6 (19′ st Pasalic 6). A disp.: 29 Carnesecchi, 31 Rossi, 43 Bonfanti, 46 Del Lungo, 21 Zortea, 25 Adopo, 99 Cisse. All.: Gian Piero Gasperini 6.
SPORTING LISBONA (3-4-3): Adan (cap.) 6; St. Juste 6,5 (36′ st Coates sv), Diomande 6,5, Inacio 6,5; Esgaio 5,5 (1′ st Catamo 6,5), Morita 6,5, Hjulmand 6,5 (32′ st Nuno Santos 6), Matheus Reis 6; Trincao 5,5 (1′ st Edwards 7), Gyokeres 6,5, Pote Goncalves 4,5. A disp.: 12 Israel, 51 Diogo Pinto, 13 Luis Neto, 72 Quaresma, 14 Essugo, 20 Paulinho, 90 Moreira. All.: Ruben Amorim 6,5.
Arbitro: Oliver 6 (ENG; Burt-Cook, IV Madley ENG. V.A.R. Attwell, A.V.A.R. Del Cerro Grande – ESP).
RETI: 23′ pt Scamacca (A), 11′ st Edwards (S).
Note: serata fredda e uggiosa, terreno in condizioni discrete. Spettatori 14.867 per un incasso di 456.584,88 euro. Ammoniti Inacio, Lookman, Scalvini, Kolasinac e De Roon per gioco scorretto, Morita e Matheus Reis per proteste. Occasioni da gol 7-9, tiri totali 6-8, parati 3-1, respinti/deviati o-1, legni 0-1. Var: 2. Corner 2-2, recupero 2′ e 4′.

Bergamo – Scamacca rompe il ghiaccio in Europa League e questa è già una notizia. La botta da fuori sotto il primo incrocio evitando l’offside sul tocco dal dischetto di RoboKoop, segno che fose lo Sporting difendeva incatutamente altissimo, apre all’Atalanta la strada del primo posto blindato nel Group Stage D e quindi degli ottavi per direttissima. Gli altri prendono pure un doppio palo, sofferenza inaudita ma va bene comunque. Partita difficilina, ma interpretata all’insegna del cinismo da grande e del calcolo da prima della classe di matematica.
Al 6′ la posizione irregolare di Scamacca ne vanifica la corsa per la scivolata del vantaggio su filtrante di Lookman, a lancette raddoppiate invece Koopmeiners non angola la punizione (autoprocurata, giallo a Inacio) a due con Ederson alla sporca dozzina nei pressi del vertice destro. Se a tre tocchetti dal ventesimo Esgaio spara in curva di seconda dopo il primo corner della serata, ben più pericoloso Gyokeres che sul la di Hjulman lascia sul posto Djimsiti nella corsa verso il piattone a giro a lato di poco a largo del secondo palo. Il rompighiaccio fa giustizia di tutto, la loffia di Pote (35′) del fallo di Gyokeres non fischiata ai danni del perno albanese: Muaso, nell’occasione, viene letteralmente imboccato.
In avvio di ripresa, invece, è eccezionale nella freddezza e nel riflesso il centrale nativo di Zurigo, sostituitosi all’estremo argentino per dire di no col piedone sinistro a Edwards, servito davanti all’area piccola dall’altra new entry Catamo. Ce la fa, l’inglese, al secondo tentativo, ricevendo il pallone di ritorno del suo centravanti per eludere Gimmy scaricando nell’angoletto alla sinistra del numero 1. Con tante grazie alla doppietta non imbracciata dall’uomo di Fidene al 4′, toccando sotto di finezza davanti ad Adan sul rilancio scalviniano corretto dallo smarcante di Ederson. Sulla rimessa in gioco il diagonale di Ederson non trova lo specchio.
I nerazzurri, però, sono totalmente nel pallone. Il pareggiatore, dopo aver pennellato per la zuccata alta di Diomande (18′), la piazza bassa per il taglio di Pote (22′) che prende un palo e poi l’altro, prima di ritentarci a giro sempre convergendo da mancina e quindi sul lancione di Morita piazzandola a un metro a lato del secondo legno (25′). Di qua, Muriel scarica dal fondo per Miranchuk (avrebbe dovuto uscire Ederson, invece il team manager Mirco Moioli indica Koopmeiners… a quanto pare) che poco oltre la mezzora di sinistro dal limite non centra il bersaglio. Il russo ci prova pure al 38′ (centrale) da posizione leggermente defilata a destra. In Polonia si andrà per onor di firma e chissenefrega il bel gioco.