Sporting Club de Portugal – Atalanta 1-1 (1-1)
SPORTING LISBONA (3-4-3): Israel 6,5; Quaresma 5, Coates (cap.) 6,5, Diomande 5,5 (1′ st St. Juste 6,5); Catamo 7, Morita 6,5 (39′ st Braganca sv), Koindredi 5,5 (1′ st Hjulmand 6), Matheus Reis 5,5; Edwards 6 (1′ st Gyokeres 5,5), Paulinho 7 (23′ st Esgaio 6), Trincao 7. A disp.: 51 Diogo Pinto, 99 Francisco Silva, 13 Luis Neto, 45 Rafael Pontelo, 11 Nuno Santos, 22 Fresneda, 57 Quenda. All.: Ruben Amorim 6,5.
ATALANTA (3-4-3): Musso 5,5; Djimsiti 6,5, Hien 5,5 (1′ st Scalvini 6,5), Kolasinac 6; Holm 6 (45′ st Zappacosta sv), Ederson 7, De Roon (cap.) 7,5, Ruggeri 6,5; Miranchuk 6 (27′ st Koopmeiners 6), Scamacca 7 (36′ st Touré 6), Lookman 7 (27′ st De Ketelaere 5,5). A disp.: 29 Carnesecchi, 40 Vismara; 2 Toloi, 20 Bakker, 33 Hateboer, 25 Adopo, 8 Pasalic. All.: Gian Piero Gasperini 7.
Arbitro: Siebert 6 (Ger – Seidel-Foltyn, IV Schlager. V.A.R. Dankert, A.V.A.R. Dingert).
RETI: 17′ pt Paulinho (S), 39′ pt Scamacca (A).
Note: serata tiepida, spettatori 28.528. Ammoniti Hien, Edwards, Scalvini e Djimsiti per gioco scorretto. Occasioni da gol 4-9, tiri totali 5-15, parati 1-2, respinti/deviati 1-4, legni 1-3. Var: 1. Corner 4-10, recupero 2′ e 4′.

Lisbona – Paulinho schioda lo score al primissimo contropiede, per l’Atalanta c’è di mezzo un doppio legno prima del pari sacrosanto di Scamacca (già a segno il 30 novembre nel girone; a secco dopo il 2-0 all’Udinese il 27 gennaio, ultima da titolare l’11 febbraio col Genoa) e nonostante la superiorità anche nelle palle gol il discorso con lo Sporting è rimandato all’ottavo di ritorno di Europa League nel notturno di giovedì 14 marzo sotto la Maresana. Contro-turnover a sestina (Musso per Carnesecchi, Hien per Scalvini, Holm per Zappacosta, Ederson per Pasalic, Miranchuk per Koopmeiners e Scamacca per De Ketelaere) non vittorioso per poco, per Gasperini, rispetto al ko domenicale in rimonta col Bologna del mancato controsorpasso al quarto posto. Il 10 marzo alle 18 il tour de force tocca la tappa Juventus, nell’impianto nemico.
In un confronto inizialmente bloccato, con Djimsiti a liberare l’area dalla palla dal fondo di Edwards, autore dell’1-1 precedente a Bergamo, Ederson prova ad abbagliare col primo lampo, senza che il suo collo esterno azzecchi il 13, di seconda, sul corner di Lookman dalla sinistra allontanato di testa da Coates. Hien affossa il futuro rompighiaccio uscendo altissimo su di lui per una sbracciatina evitabile, quindi la ripartenza secca che Trincao indirizza in corridoio per corsa e diagonale mancino del vantaggio di casa al minuto portasfiga, il 17. Holm e Hien, la doppia acca, da destra al centro, sembrano vacanti nell’occasione. Appena oltre metà tempo, riprendendo una percussione di Lookman, Holm supera Reis e colpisce la base del secondo palo, poco prima che Scamacca lo prenda in pieno dal limite su velo di Ederson. Al 27′ il portiere Israel sbaglia il rinvio di piede per Koindredi, ma Scamacca anziché concludere preferisce restituire palla al brasiliano che si fa anticipare in uscita bassa.
Alla mezzora la sponda di Ruggeri su pallone a rientrare del russo trova il centravanti romano in ritardo e Coates lesto a rifugiarsi in angolo, sugli sviluppi del quale De Roon, presenza numero 331 e secondo posto nelle presenze assolute insieme a Bonacina, costringe Israel al colpo di reni. Ce la fa il ’99 di Fidene, grazie al buco sulla catena di destra di casa (Quaresma la combina grossa) punito dal pressing di Lookman che lascia a Miranchuk l’incombenza di innescare controllo e sinistro del centravanti nell’angolino a portiere non di poco fuori dai pali con le marcature saltate. Doppietta non imbracciata (43′) nello stacco accompagnato da Lyosha stesso dalla bandierina destra solo per il miracolo del baluardo locale in punta di unghie.
Nella ripresa, al 7′, la prima parata di Musso per difendere da Catamo, sfuggito a Kolasinac, il legno di competenza, ma è una conclusione piuttosto scolastica. Al quarto d’ora, terzo legno della serata, stavolta di Lookman, rientrato sul destro dopo il tunnel a Quaresma sul la di Ruggeri. Poco più di due minuti e tocca anche al capitano dei Leoni, servito da destra da Trincao da calcio franco. A ritmi molto meno forsennati, Kolasinac svetta a lato sul traversone al bacio di Ederson scollinata la mezzora. A 9′ dal 90′ il fuorigioco, confermato dal goal check, smorza l’esultanza di Touré: Israel gli esce male sui piedi, la rovesciata del maliano finisce in porta ma è tutto inutile. Cala il sipario su un match su cui né Gyokeres né i subentrati bergamaschi tra cui Koopmeiners e De Ketelaere riescono a incidere.