Se siete razzisti, cambiate canale. Se non vi ha toccato la lettera di Seid, non scriveteci più. Leggete le notizie in un altro sito. Ce ne sono tanti. Abbiamo girato mille campi e siamo convinti di avere dei lettori come noi, che odiano il razzismo, che lottano ogni giorno per un’Italia migliore, accogliente e felice, senza discriminazioni. Non la pensate come noi? Offendeteci se vi serve, noi vi consiglieremo un ottimo psicologo per la rabbia che sentite, ma poi andate. Non abbiamo bisogno che compriate il nostro giornale, ci serve che non facciate più parte della nostra gente, che è meravigliosa. Foste nel nostro viaggio, ci sentiremmo in difetto, in pena, con qualcosa che non va… Davvero. Per noi non avervi più tra i nostri lettori sarà solo una festa, quella dei mille colori del pallone, che voi, poveracci, non conoscete perdendovi qualcosa di meraviglioso. E’ una preghiera, lasciateci in pace. Levatevi dai coglioni. Andate tra voi, che vi credete migliori perché vi sentite di appartenere a una razza. Noi siamo per un genere, quello umano, il solo che conosciamo. Grazie.
Matteo Bonfanti, il direttore
Nella foto We’re the fubal, la nostra canzone che ha per scelta mille colori