L’avevamo detto alcuni giorni fa, avvisando un Berbenno in formissima, che in casa del Bonate Sotto sarebbe stata durissima. Pronostico rispettato, coi padroni di casa che hanno vinto e convinto, giocando un calcio meraviglioso contro quella che fino a domenica era l’indiscussa seconda forza del girone A di Seconda ed ora è scesa al terzo gradino del podio.

Cos’è cambiato a Bonate Sotto? Il dato è sotto gli occhi di tutti, il 18 ottobre la formazione isolana era penultima in classifica, aveva fatto quattro punti nelle prime sei giornate, e, soprattutto, dava l’impressione ai suoi tifosi di essere un undici confuso e senza speranze. Poi l’arrivo di mister Casi, un vero e proprio maestro del nostro pallone, subito a lavorare con la rosa mettendo in atto l’idea chiave della sua lunga carriera, ossia il risultato attraverso il bel gioco e la palla sempre a terra. Ed ecco spiegato il cambio di rotta di Tombini e compagni, terza vittoria consecutiva, nono posto in graduatoria, ormai lontani dalla zona rossa che porta alla retrocessione in Terza.

Torniamo a domenica, segnalando le prestazioni dei calciatori padroni di casa. Bene Micheletti, con una gran parata al novantunesimo salva risultato, benissimo Roncelli, determinazione e tanta tecnica, stellare Njie, capitano mai domo. Il meglio, comunque, in mediana, con Munoz Martinez e Besana ad accendere la luce, disegnando geometrie perfette per i compagni dopo aver sradicato il pallone dai piedi degli avversari.

E’ finita 2-1 grazie alle reti di Sciortino e Sare, bravi bravissimi a trovare l’angolo giusto dopo due sgroppate palla al piede.

E adesso la domanda da cento milioni: dove può arrivare questo Bonate Sotto? Molto dipenderà dal match di domenica in casa del Lallio, arrivasse la quarta vittoria consecutiva, che significherebbe quattordici punti in otto partite con la cura Casi, spiegheremmo che l’obiettivo stagionale possono essere solo i play-off.

Matteo Bonfanti