Chissà come sarebbe finita se Roberto Piccoli (5, 4 e 1 tra Elite, coppa e Supercoppa) non fosse stato regalato a quelli più su di livello, anche se per la trasferta ucraina il bomber di Sorisole risponderà presente. Meno 4 dall’ultima partita del girone C di Youth League, la Champions dei baby che mercoledì 11 anticipa (ore 11 contro 18.55 italiane) quella dei grandi col primato in canna (10 punti, basta un pari per passare direttamente agli ottavi), e l’Under 19 tinta di nerazzurro corrobora la vetta all’alba dell’undicesima giornata. 31 punti su 33 disponibili, un record. Come quello del suo cannoniere di campionato, a 9, idem il numero di maglia, protagonista sulla pelouse di casa.
La Primavera dell’Atalanta ha trascorso un sabato pomeriggio a Zingonia vivace nella prima metà quanto sonnolento nella secondo, contro un Chievo parecchio ridimensionato rispetto alle abitudini d’alta classifica. Ed è stata decisamente made in Gambia. Un po’ come lo è stato, in seguito, lo schema decisivo della prima squadra da calcio d’angolo, con Musa Barrow – dopo aver attirato Dawidowicz nella trappola del secondo giallo – a toccarla indietro per il cross di Palomino su cui Toloi ci ha messo la sponda e Djimsiti l’inserimento vincente al 93′. Dal Gasp a Massimo Brambilla, al piano di sotto, faville riservate a Ebrima Colley, uno che non le può fare in Europa perché non ha due stagioni piene di tesseramento al pari del portierione Khadim Ndiaye.
Il centrattacco tattico appartenente al lotto dei fuoriquota ha dapprima convertito dagli 11 metri il contatto più che dubbio col prestito Enyan cercato e fortemente voluto da Traore incrociandone l’azione di disimpegno (la palla era dell’avversario) entro il vertice sinistro dell’area dei difendenti, senza spiazzare Caprile, per poi incornare stupendamente il cross dal fondo di un Ghislandi fattosi beffe di Munaretti con doppio passo e dribbling. In precedenza, ecco la canonica benché limitata dose di strizza, col mancino Tuzzo a centrare il legno dal limite al 13′. Tra 22′ e 23′, invece, le prove generali di vantaggio atalantino, prima di Traore (destro alto) in chiusura di triangolo con Cambiaghi e quindi sull’asse dell’ivoriano con Cambiaghi, bravo a servire Sidibe che si fa intercettare il tiro in mischia prima di un fallo in attacco fischiato a Gyabuaa, in realtà impedito nel suo tentativo di tap-in di fronte. L’11 dicembre torneranno titolari Gelmi in porta, Brogni basso a sinistra e il fantasista Cortinovis da mezzala; l’incognita sono le condizioni del play Da Riva, ma Panada farebbe comunque al caso del mister vimercatese. Domenica prossima si va a Bologna, alle 10, nella colazione-antipasto (5 ore prima) dell’impegno dei big al “Dall’Ara”.

Atalanta – Chievo Verona 2-0 (2-0)
ATALANTA (4-3-3): Ndiaye; Ghislandi, Okoli, Milani, Ruggeri; Gyabuaa (21′ st Panada), Guth, Sidibe (21′ st Cortinovis); Traore (34′ st Ghisleni), Colley (43′ st Finardi), Cambiaghi (34′ st Italeng). A disp.: Gelmi, Dajcar (p), Heidenreich, Bergonzi, Brogni, Signori. All.: Massimo Brambilla.
CHIEVO (3-5-2): Caprile; Farrim, Leggero, Munaretti; Pavlev, Karamoko (25′ st Zanazzi), Zuelli, Sperti (29′ st Frey), Enyan (29′ st Merci); Tuzzo (16′ st Demirovic), Makni (29′ st Priore). A disp.: Ballato, Asllani, Grazioli, Salvaterra, Metlika, Vesentini, Manconi. All.: Paolo Mandelli.
Arbitro: De Santis di Lecce (Montagnani di Salerno e Valletta di Napoli).
RETI: 31′ rig. e 33′ pt Colley.
Note: pomeriggio terso, spettatori 80. Ammoniti Gyabuaa, Sidibe, Makni, Karamoko e Demirovic. Corner 6-4, recupero 2′ e 5′.