Atalanta – Genoa 3-1 (2-0)

ATALANTA (3-4-1-2): Berisha 6; Toloi 6,5, Caldara 6,5, Masiello 6,5; Castagne 7 (9′ st Hateboer 6,5), de Roon 7, Freuler 6,5, Gosens 6; Cristante 7 (42′ st Palomino sv); Gomez 7, Barrow 7,5 (16′ st Ilicic 6,5). A disp.: 31 Rossi, 91 Gollini, 28 Mancini, 32 Haas, 51 Bolis, 52 Colpani, 9 Cornelius, 29 Petagna. All.: Gasperini 7.

GENOA (3-5-2): Perin 5,5; Biraschi 6, Rossettini 5,5, Zukanovic 6; Lazovic 5,5, Hiljemark 6, Bertolacci 6, Bessa 5,5 (1′ st Pandev 6), Migliore 5 (1′ st Veloso 6); Medeiros 5,5 (9′ st Rossi 5), Lapadula 5,5. A disp.: 23 Lamanna, 38 Zima, 17 El Yamiq, 20 Rosi, 4 Cofie, 30 Rigoni, 40 Omeonga, 11 Taarabt, 16 Galabinov. All.: Ballardini 5,5.

Arbitro: Fabbri di Ravenna 6,5 (Bindoni-Mastrodonato, IV Pairetto; Var La Penna e Minelli).

RETI: 16′ pt Barrow (A), 22′ pt Cristante (A), 29′ st Ilicic (A), 36′ st Veloso (G)   .

Note: pomeriggio variabile e ventoso, spettatori 18.543 di cui 4.379 paganti (incasso 78.223 euro) e 14.164 abbonati (quota 174.495,95 euro). Ammoniti Rossettini, Castagne, Freuler, Caldara per gioco scorretto. Var: 1. Corner 2-7, recupero 0′ e 3′.

Bergamo – Barrow, sempre lui, sempre più protagonista, spiana la strada. L’Atalanta deve solo mettersi in scia al fenomeno venuto dal nulla e collezionare gol artistici nelle praterie del Genoa, utili a corroborare il sesto posto in un finale di campionato in crescendo.

Dopo la muraglia di Hiljemark su Cristante, all’8′ Berisha deve scaldarsi i guantoni per dire di no al sinistro da fuori di Medeiros appoggiato da Lapadula, mentre in capo a un tris cronometrico è Freuler a fallire la prima chance grande come un condominio: la palla per innescare Barrow dalla sinistra è okappa, ma sul passaggio di ritorno la deviazione corta di Bessa sbilancia lo svizzero, che a corpo all’indietro alza di mancino davanti all’area piccola. Tutto a posto, ci pensa Musa il gambiano: un rilancio di de Roon (sfiorato di testa da Cristante) imbecca la sua corserella dalla trequarti, Rossettini non chiude e metterla di diagonale fra le gambe di Perin è un attimo. Al 16′ il bis, grazie a un borseggio di Cristante sullo svarione di Migliore: il friulano serve Gomez al limite aspettando la chiusura del triangolo, effettuata splendidamente con un sinistro a incrociare da dentro l’area nell’angolino basso. Al 25′, altro giro, altra corsa, stavolta di Castagne, che mette in mezzo per il ragazzo del ’98: Biraschi si oppone, Toloi arriva e scaglia il destro sopra il montante.

A tiro della pausa Toloi vede ancora l’ex Primavera che gira di prima intenzione, ma Perin difende bene il legno di competenza. La girandola di cambi apre la ripresa con l’inserimento altrui di Pandev (sfera nel nulla al 2′) e la standing ovation concessa al quarto d’ora all’eroe numero 1 della domenica, rimpiazzato dal rientrante Ilicic. Al 18′ sbuca Rossettini di testa, troppo lontano per spaventare Berisha sull’angolo dalla destra di Hiljemark, idem per l’ex Zukanovic (20′) sull’omologo dalla sinistra a seguito di un salvataggio di Toloi su Lapadula. Lo sloveno ci prova da fuori trovando tuffo e guantoni di Perin (21′), poi il jolly del tris al 29′ dal vertice destro su velo (di tacco!) di Hateboer. Gomez tenta la fortuna in ripartenza al 34′, facendosi intercettare da Perin il tocco sotto. Tegola al 36′, quando il diffidato Caldara ferma con la mano un’iniziativa di Rossi condannandosi all’assenza in casa della Lazio e consentendo a Veloso con un mancino a giro da piazzato di ridurre le distanze. Due giri di lancetta e dalla destra Hiljemark accompagna il sinistro di volée dello stesso oriundo del New Jersey, a lato di pochissimo. Al 45′ Caldara spalle alla porta prende di schiena il tiro di Rossi, Fabbri indica il dischetto per poi cambiare idea visionato il Var.

S.F.