Napoli – Atalanta 2-1 (1-0)
Napoli (4-3-3): Reina 6; Hysaj 6,5, Albiol 6,5, Koulibaly 6, Ghoulam 6; Allan 6,5, Jorginho 6, Hamsik (k) 7; Callejon 6,5 (35′ st El Kaddouri sv), Higuaìn 7,5 (39′ st Gabbiadini sv), Insigne 6 (19′ st Mertens 6). A disp.: Rafael, Gabriel, Strinic, Valdifiori, Maggio, Regini, David Lopez, Grassi, Chalobah. All.: Sarri 6,5.
Atalanta (4-2-3-1): Sportiello 7; Masiello 5,5, Toloi 6, Djimsiti 5,5, Dramé 6; de Roon 5,5 (38′ st Conti 6,5), Cigarini (k) 6,5; D’Alessandro 6 (26′ st Monachello 5,5), Diamanti 5,5 (1′ st Freuler 6), Kurtic 6; Borriello 5,5. A disp.: Radunovic, Turrin, Gagliardini, Bellini, Migliaccio, Gakpé, Brivio, Cherubin, Raimondi. All.: Reja 6.
Arbitro: Giacomelli di Trieste 6 (Costanzo-Crispo, IV Schenone; add. Tagliavento e Fabbri).
Reti: 10′ pt e 32′ st Higuaìn (N), 40′ st aut. Albiol (A).
Note: serata fredda e piovosa, spettatori 24.514 per un incasso totale di 470.725,99 euro. Ammoniti Masiello (fallo di mano) e Djimsiti (gioco scorretto). Corner 5-3, recupero 0′ e 4′.

Napoli – Il Pipita, sempre lui, ci mette piede e testa e per l’Atalanta è notte fonda. La salvezza matematica, a due giornate dal termine, c’era già per via del ko del Carpi a Torino, ma a preoccupare della scampagnata in casa del Napoli (che si riprende il secondo posto soffiatogli temporaneamente dalla Roma, vittoriosa a Marassi col Genoa) è stata la virtuale incapacità di costruire occasioni da gol, con tutte le punte protagoniste di una prova in tono minore.
Privi di Pinilla e del duo di squalificati Paletta-Gomez, i bergamaschi puntano sul nazionale albanese Djimsiti all’esordio e su D’Alessandro, schierato a destra sulla trequarti in una gara piena di ex (Gabbiadini, Grassi, Reja) di cui in campo si vede il solo Cigarini. Basta un lancio a mezza altezza di Hamsik (apripista nel 3-1 a Bergamo dal dischetto, da dove poi fallì la seconda chance) al decimo a innescare il vantaggio sotto misura del doppiettista dell’andata Higuaìn, bravo ad affondare nella linea a quattro ospite con un taglio stile lama nel burro. Insigne azzarda un fendente strozzato (13′), mentre l’undici di Reja fa mucchio in mezzo e lancia talvolta l’aletta del Tiburtino lasciando però Borriello solissimo. E Sportiello corre un altro pericolo al 25′, quando la ripartenza gestita dal firmatario del rompighiaccio accompagna la corsa di Insigne, il cui lob si abbassa troppo in fretta per ferire. Il portiere atalantino al 32′ deve scaldarsi le dita per alzare sopra il montante la botta centrale di Allan, osservando poi impotente la bicicletta appena a lato a cinque dall’intervallo del funambolo napoletano, scattato sul filo del fuorigioco per arpionare il suggerimento di Jorginho.
Il primo tiro nerazzurro verso lo specchio, il mancino ai lampioni di Diamanti (33 candeline) al 42′, non lo inquadra nemmeno per scherzo, segno che nella ripresa ci vorrebbe una svolta per ridare linfa a una squadra fin lì abbastanza solida ma inconcludente. A sorpresa al rientro dal tunnel c’è Freuler al posto del pratese, con i Ciucci in forcing da subito (muro di Djimsiti sul Pipita, servito da Insigne al 2′) e vicinissimi al raddoppio al 7′: lo schipetaro regala palla a Higuain che imbecca il tiro centrale di Hamsik, poi Insigne saggia i riflessi di Sportiello dal limite. Come se non bastasse, Masiello sbaglia l’alleggerimento in orizzontale per Toloi aprendo la strada ad Allan (12′) che fa tremare la traversa. Botta e risposta tra 21′ e 22′: Dramé sferra a lato da fuori dopo un ping pong sul secondo corner a favore e poco dopo la rimessa Allan la mette sui piedi ingrati di Callejon che sbaglia la misura del pallonetto. Al 26′ Mertens sfiora il secondo legno dopo un tunnel a Toloi, Reina deve uscire di piedi alla mezzora per anticipare Borriello e due giri di lancetta più tardi il doppiettista del lunedì sera,  bravo a chiedere il triangolo largo a Callejon, chiude la pratica infilando Sportiello di testa. A riaprirla solo parzialmente è l’autogol in spaccata di Albiol, in carambola con Koulibaly, a cinque dal novantesimo nella foga di sventare la combinazione tra Freuler e il neo entrato Conti. Sportiello dice di no a Mertens (assist di Allan) ed El Kaddouri (Ghoulam) nel concitato e confusionario finale. Domenica arriva l’Udinese, poi si chiude col Genoa.
Simone Fornoni