Atalanta – Fiorentina 3-1 (2-1)

ATALANTA (3-4-1-2): Gollini 7; Mancini 6, Djimsiti 6, Masiello 6,5 (4′ st Palomino 7); Castagne 6,5, de Roon 5,5, Freuler 6 (43′ st Hateboer sv), Gosens 6,5; Gomez 8; Ilicic 7,5, Zapata 6 (28′ st Pasalic 6). A disp.: 1 Berisha, 31 Rossi, 41 Ibañez, 7 Reca, 22 Pessina, 44 Kulusevski, 99 Barrow. All.: Gasperini 7.

FIORENTINA (3-4-3): Lafont 7; Milenkovic 5,5, Pezzella 5,5 (20′ st Vitor Hugo 6), Ceccherini 5 (40′ st Pjaca sv); Laurini 6 (20′ st Dabo 6), Edimilson 6, Veretout 6, Biraghi 5,5; Chiesa 6,5, Simeone 5,5, Muriel 6,5. A disp.: 23 Terracciano, 33 Brancolini, 16 Hancko, 6 Norgaard, 8 Gerson, 24 Benassi, 11 Mirallas, 41 Graiciar. All.: Pioli 5,5.

Arbitro: Guida di Torre Annunziata 6,5 (Galetto-Fiorito, IV Sacchi; Var Orsato e Mondin).

RETI: 3′ pt Muriel (F), 28′ pt Ilicic (A), 34′ pt Gomez (A), 15′ st Gosens (A).

Note: serata primaverile, terreno in condizioni precarie. Spettatori 18.796 di cui 3.122 paganti (incasso 53.886 euro) e 15.674 abbonati (rateo 199. 992,79 euro). Ammoniti Ceccherini, Masiello, Freuler, de Roon, Veretout e Palomino per gioco scorretto. Corner 8-5, recupero 2′ e 3′ .

Bergamo – Gol preso a freddo sul solito erroraccio in disimpegno, ma stavolta l’Atalanta contro la Fiorentina reagisce di rabbia e tecnica. Ostacolo dribblato e corsa ripresa in quota Europa League, con scontro diretto vinto dopo il paio di sconfitte con Milan e Torino: Lazio e granata agganciati a quota 41, i viola restano a 36 e sono meno pimpanti rispetto alla semifinale di Coppa Italia di mercoledì.

Nemmeno il tempo di elaborare mezza idea e al 3′ Muriel insacca il diagonale sinistro a fil di secondo palo, sfruttando l’alleggerimento all’indietro di de Roon – rimessa con le mani di Castagne – ed evitando Djimsiti. Al 12′, altra rimessa a favore, stavolta in attacco, e altro rischio: Veretout borseggia Ilicic e lancia Chiesa, Gollini devia in angolo aiutandosi a corpo disteso. Al 13′ il pianto di commozione di Ilicic, che mette fuori la sfera per il tributo a Davide Astori e dimostra al mondo intero che il calcio non è solo una professione per soldatini. Tra 18′ e 19′ i guantoni di Lafont sono sollecitati da Gomez, prima dai venticinque metri da posizione centrale e quindi dal lato sinistro sugli sviluppi del secondo angolo a favore. In seguito il medesimo deve metterci il piede (25′ e  27′) su Zapata, smarcato dalla combinazione Castagne-Ilicic, e poi su quest’ultimo pescato del Papu. Al secondo tentativo, di lì a poco, è 1-1: punizione battuta velocemente dall’argentino, palla all’amico di Astori, slalom e destro deviato in porta da Biraghi. Gollini compie il miracolo (31′) su Laurini, arrivato a rimorchio di Simeone, poi la magia di Gomez, partito dalla trequarti difensiva e capace di scagliare la botta nell’angolino della rimonta da meno di venti metri sotto le gambe di Ceccherini.

A otto dalla pausa il piazzato dell’autore del 2-1 si spegne a lato, a quattro Mancini chiama Lafont alla paratona sbucando di fronte dal tiro dalla bandierina sinistra del compagno col numero 10, prodezza ripetuta sul Papu defilato a sinistra ben lontano dall’area. Nella ripresa, quasi subito il botta e risposta tra Muriel, fermato in ripartenza dalla new entry Palomino (guai fisici per Masiello) al 7′ e, a ruota, la combinazione con Zapata che Freuler non riesce a chiudere. Al 13′ Ilicic per poco non battezza il sette da fermo, Lafont sempre attento. Un paio di estiradas mancate da Zapata da sponda su corner (di Djimsiti) e su azione del Papu, ed ecco il tris di Gosens, tagliando di testa all’altezza del secondo legno su cross di Castagne, liberato di tacco da San Josip. Quarto d’ora e score in ghiaccio? Macché. Al 21′, angolo da destra di Veretout, palla in uscita e Chiesa convergendo da sinistra scaglia il bolide dritto sull’incrocio opposto. Alla mezzora il Papu s’invola sull’imbeccata da metà campo di Ilicic ma allarga il mancino, 6 giri di lancetta più tardi stessa sorte per l’inserimento di Freuler (piattone fuori) appoggiato da Ilicic sul la del Papu.

S.F.