Ormai ci siamo, manca sempre meno, il gong finale che sancirà la fine di questa stagione di serie A sta per suonare. Il prossimo 26 maggio potremo finalmente rispondere agli ultimi quesiti che per ora non hanno ancora risposta: chi accompagnerà Chievo e Frosinone nel viaggio verso la serie B, ma soprattutto quali saranno le squadre che l’anno prossimo viaggeranno in giro per l’Europa, in prima o seconda classe, e chi invece rimarrà a casa a godersi lo spettacolo (e a rosicare) dal proprio televisore.
Con il posticipo di ieri sera si è conclusa la 35^ giornata, un turno di campionato che, forse un po’ a sorpresa, ha diradato di non poco la nebbia che avvolge ormai da molti giorni la famosa zona Champions. Prima di proiettarci verso le prossime sfide, ripercorriamo partita per partita le emozioni che anche questa volta la Serie A è riuscita a farci vivere.
Juventus – Torino: 1 – 1
Giocato venerdì sera per onorare con il silenzio calcistico il giorno del 70° anniversario della tragedia di Superga, il derby della Mole è terminato con un pareggio. Il risultato finale da un lato mette in evidenza l’infinita voglia del Torino di lottare fino alla fine per aggiudicarsi un posto nell’Europa che conta e dall’altro dimostra che, nonostante non abbia più stimoli e non giochi più come a inizio campionato, la Juve (o meglio, Ronaldo) sicuramente non entra mai in campo per perdere. Il gol di Lukic al 17’ ha illuso i granata per gran parte della partita, ma al minuto 87 un signore chiamato Cristiano Ronaldo ha detto “no” e con un gran colpo di testa ha staccato le ali agli avversari, che già pregustavano i 3 punti. Finisce 1 a 1 allo Juventus Stadium, un risultato che lascia l’amaro in bocca alla squadra di Mazzarri ma che la tiene ancora in corsa per un posto in Europa.
Chievo – Spal: 0 – 4
La Spal conquista 3 punti fondamentali, che assicurano ai ferraresi la permanenza in A anche per la prossima stagione, imponendosi su un Chievo già con la testa in Serie B. Il match termina con un sonoro 4 a 0 a favore dei biancoazzurri: doppietta di Dal Bello (8’ e 55’), Floccari al 47′ e Kurtic al minuto 81.
Udinese – Inter: 0 – 0
A Udine l’Inter affronta una squadra più motivata che mai e non riesce a portare a casa i 3 punti che le assicurerebbero quasi matematicamente il 3° posto. L’Udinese infatti, alla disperata ricerca di punti salvezza, riesce a contenere l’undici di Spalletti e a compiere un altro preziosissimo passo verso la salvezza. L’Inter rimane comunque la favorita per la medaglia di bronzo, ma i nerazzurri devono seriamente iniziare a guardarsi le spalle: l’Atalanta non è mai stata così vicina, a un solo punto di distanza.
Empoli – Fiorentina: 1 – 0
Il periodo nero dei Viola sembra davvero senza fine: dopo l’eliminazione dalla Coppa Italia e una serie negativa di risultati in campionato, arriva anche una pesante sconfitta per mano dell’Empoli. Il gol di Farias al 54’ consegna 3 preziosissimi punti agli empolesi che ora vedono molto più nitidamente la sponda salvezza. Come se non bastasse, l’espulsione per proteste di Veretout al minuto 96 costringe Montella (che da quando è arrivato a Firenze non ha ancora vinto una volta) a fare a meno del francese nella sfida contro il Milan. Finisce 1 a 0 per l’undici di Andreazzoli il derby toscano tra Empoli e Fiorentina.
Lazio – Atalanta: 1 – 3
Che altro dire di questa straordinaria Atalanta che continua a vincere e a convincere? Con la Juventus già per metà in vacanza, la Dea è sicuramente la squadra più in forma del momento e che nessuno vorrebbe affrontare. L’unico neo di questa inarrestabile serie di successi è l’ormai immancabile gol subito dopo i primissimi minuti di gioco, poi sempre vanificato con una rimonta. Anche Gian Piero Gasperini è ben conscio del problema, ma al tempo stesso loda le caratteristiche del proprio gruppo: “Faccio fatica a trovare una soluzione, sono tante le partite in cui abbiamo preso gol nei primi minuti. Scherzando mi viene da dire che è uno schema, ma dobbiamo lavorarci perché altrimenti prima o poi la pagheremo. Ma mi piace che giochiamo sempre con grande convinzione anche di fronte agli episodi negativi. Anche oggi siamo stati premiati”. La Lazio parte con il turbo e dopo soli 3 minuti passa in vantaggio con il gol di Parolo, ma il gioco e la determinazione dei bergamaschi sono sono senza fine e al minuto 22 riescono a pareggiare con il solito Zapata. Nel secondo tempo è solo Atalanta: Castagne al 58° minuto porta la Dea in vantaggio e l’autogol di Wallace al 76’ chiude definitivamente il match. Le prove generali della finale di Coppa Italia sono terminate con un 3 a 1 a favore dei nerazzurri. I biancocelesti sono ora quasi matematicamente fuori dalla zona Champions, mentre gli uomini di Gasperini non solo aumentano il distacco dalla quinta posizione ma iniziano a sentire il dolce profumo del terzo posto. Manca solamente un altro piccolo sforzo, l’Europa delle grandi è pronta a riservare un posto alla squadra di Bergamo.
Parma – Sampdoria: 3 – 3
La sfida tra Parma e Sampdoria è stata sicuramente la partita più pirotecnica di questa giornata di Serie A. Dopo soli 2 minuti gli emiliani passano in vantaggio con un gol di Gazzola, ma i blucerchiati rispondono per le rime con l’immancabile Quagliarella su rigore al 28’, Defrel al 38’ e poi di nuovo Quagliarella (che sale a quota 25 gol) al 61’. Anche dopo aver incassato 3 gol, il Parma, che lotta per rimanere in A, non demorde e riesce a pareggiare in conti Kucka su rigore al 67’ e poi Bastoni al 71’. Nel finale un’espulsione per doppio giallo a testa: Colley al minuto 88 e Kucka al 91’. A Parma finisce con un 3 a 3 colmo di gol ed emozioni.
Sassuolo – Frosinone: 2 – 2
La sfida per la salvezza inizia nel migliore dei modi per i ciociari che terminano il primo tempo con un vantaggio di 2 gol (Sammarco al 8’ e Paganini al minuto 36). Nel secondo tempo però la musica cambia e i padroni di casa agguantano il pareggio con Ferrari al 66’ e Boga al 77° minuto. Al termine dell’incontro il tabellone del Mapei Stadium dice 2 a 2, un risultato che condanna definitivamente il Frosinone, ora seconda squadra retrocessa matematicamente in Serie B.
Genoa – Roma: 1 – 1
Altra sfida molto importante per la lotta Champions, altro pareggio. A Marassi la partita rimane inchiodata sullo 0 a 0 fino al minuto 82, quando El Shaarawy sblocca il match e porta i giallorossi in vantaggio. Sembra finita, e invece no: al 91’, in pieno recupero, Romero riesce a superare Mirante e a rimettere tutto in equilibrio. A pochi secondi dalla fine, il Genoa rischia addirittura di vincere: dopo una brutta uscita del portiere giallorosso, Mazzoleni fischia il rigore per i rossoblu che però Sanabria non riesce a concretizzare in gol. Termina 1 a 1 la sfida tra Genoa e Roma. L’Atalanta chiama e gli uomini di Ranieri non rispondono: i romani vengono agganciati dal Milan, ma soprattutto iniziano e perdere di vista la zona Champions, che ora dista 3 lunghezze.
Napoli – Cagliari: 2 – 1
Il posticipo della domenica sera tra Napoli e Cagliari viene sbloccato da Pavoletti, che al minuto 63 porta i rossoblu in vantaggio. Il Napoli però non vuole deludere i propri tifosi e al 85’ rimette le cose a posto con il gol di Mertens. Quando sembrava che la sfida sarebbe terminata con un pareggio, la Var ha ribaltato le carte in tavola e ha reso il finale di gara a dir poco rovente: al 97’ l’arbitro Chiffi espelle Ionita per un fallo di mano in area dopo aver visionato l’episodio sullo schermo e assegna un calcio di rigore al Napoli, che Insigne non sbaglia. Finisce 2 a 1 per gli uomini di Ancelotti la sfida al San Paolo: partenopei matematicamente secondi e Cagliari, su tutte le furie per come è terminata la partita e per non essere riuscito a centrare la salvezza già in questa giornata, in silenzio stampa.
Milan – Bologna: 2 – 1
Succede un po’ di tutto nel posticipo del lunedì sera tra Milan e Bologna: gol, battibecchi ed espulsioni. Dopo 37 minuti Suso torna a segnare e porta i rossoneri in vantaggio, che nel secondo tempo tentano la fuga con il gol di Borini al 67’. L’ex milanista Destro accorcia le distanze al 72’, ma i rossoblu non riescono a completare la rimonta. Nell’ultimo quarto d’ora del match piovono rossi a catinelle: Paquetà, Sansone e Dijks vengono allontanati dall’arbitro Di Bello, tutti e tre per reiterate proteste (al minuto 74 il brasiliano, al 96’ i due bolognesi). Fuori dal campo anche Gattuso e Bakayoko danno spettacolo, scontrandosi verbalmente in seguito al comportamento del francese durante la fase di riscaldamento, poco gradito dal tecnico calabrese. Tensioni e difficoltà a parte, a San Siro finisce 2 a 1 per i rossoneri. Il Milan riesce così a conquistare 3 punti fondamentali che lo rimettono in corsa per la Champions: quinto posto, Roma agganciata (superata, se consideriamo gli scontri diretti tra le due squadre) e Atalanta a meno tre.
A cura di Daniele Roncalli