Intanto Francesco Del Carro è un nostro lettore, uno che s’informa sulla partita giocata il giorno prima, attento ai giudizi che gli diamo, che raramente lo fanno arrabbiare visto che è quasi sempre sopra il sette in pagella, quindi il fatto che sia il giocatore più forte e più in forma dell’intera truppa bergamasca in Serie D fa ancora più piacere. C’è anche che il ragazzotto classe 1993 è una scommessa stravinta dal ds Monaci, che nel settembre del 2016 lo ha strappato al Caravaggio per portarlo al Villa Valle, facendolo diventare uno dei calciatori fondamentali dell’ascesa giallorossa, e anche questo per chi scrive è qualcosa di bello.

Sappiamo che qualcuno tra i tifosi biancorossi lo rimpiange, perché Francesco oltre a essere un difensore dai piedi raffinati, di quelli che escono dalla difesa con la testa alta e la palla incollata al piede, pronto a impostare, è anche un ragazzo d’oro, simpatico, sorridente, umile, con addosso la costante voglia di migliorarsi pur essendo fortissimo. Centrale col vizietto del gol, e Pennesi del Pontisola (battuto domenica) ne sa qualcosa, numero 44 sulle spalle, classe e tecnica forgiata dal settore giovanile dell’Uso Calcio, altezza, determinazione, grinta, insomma tutto quello che deve avere in questo momento un centrale difensivo per essere uno dei pochi che spostano gli equilibri nei big match.

L’anno passato protagonista assoluto della cavalcata del Villa Valle, dopo le positive esperienze giovanili con la maglia del Caravaggio (titolare in Serie D a vent’anni), Francesco Del Carro è nel momento migliore della sua carriera. Domenica ha giocato da dio, “di gran lunga il migliore in campo” nella vittoriosa sfida di Coppa Italia dei giallorossi contro il Pontisola, “preciso in difesa, letale nel gioco aereo, pedina imprescindibile per la formazione di mister Mussa”.

Tre curiosità appena fuori dal pallone: Francesco il lunedì è il primo ad arrivare in edicola per sapere il voto che gli abbiamo affibbiato, ha un fratello, gemello, Andrea, centrocampista, anche lui di grande valore, con cui ha condiviso l’esperienza a Caravaggio, il papà fa il barbiere a Pagazzano e i compagni del nostro centrale difensivo ne sanno qualcosa. Del Carro, oltre a essere il difensore dei sogni in Serie D, si dice sia anche un ottimo parrucchiere.  

Matteo Bonfanti

(nelle foto Alex la straordinaria domenica di Del Carro, in gol contro il Pontisola, rete che appare sopra)