di Matteo Bonfanti
Il Ciserano per risorgere, il Pontisola per continuare nel suo straordinario campionato all’insegna delle fenomenali giocate di Ferreira Pinto e di re Recino. Domenica alle 14.30 fari puntati, quindi, sul derbissimo in programma nel girone B di Serie D. Tanti i nodi da sciogliere soprattutto in casa rossoblù, club che questa settimana ha esonerato mister Viganò, affidando temporaneamente la panchina al suo vice, Claudio Spelta.
Al Ciserano serve assolutamente una vittoria, un po’ perché la classifica inizia a piangere, il club del tenace ed entusiasta presidente Foglieni ha infatti raccolto solo dodici punti in quattordici partite. Ma i tre punti sono una necessità anche per il morale sotto i tacchi dopo il 4-4 in casa del pericolante Dro. Male la difesa, ma l’attacco c’è nonostante l’assenza per infortunio di Ghisalberti, il leader della squadra, un campione che conosciamo tutti benissimo, corteggiato quest’estate da diverse società di C. Due nomi da cui ripartire, Serafini, bomber in formissima, reduce da una doppietta da urlo, impreziosita da parecchie giocate d’alta scuola, e Comi, centrocampista che lotta dal primo all’ultimo minuto, andando pure in gol.
Momento opposto tra le fila del Pontisola, ultimamente bello da morire, a cinque punti dalla vetta occupata da un’Aurora Pro Patria non irresistibile. I Blues, invece, da un paio di mesi sembrano fenomenali, dei santi protettori del dio pallone. C’è il mister, Curioni, che fa girare la formazione a ritmi vorticosi, e poi ci sono un sacco di interpreti in stato di grazia. Detto di Ferreira Pinto e di Recino, che celebriamo da un paio di settimane, non vanno dimenticati nell’economia di una squadra che pare un sottomarino inaffondabile gente come Ruggeri, un mostro in mediana, Pennesi, portiere d’affidabilità totale, Pellegrinelli, difensore che non sbaglia mai nulla, e Signorelli, ossia la fantasia al potere, la terza anima di un attacco atomico.
Che dire? Il pronostico è tutto per il Pontisola, ma il Ciserano ci ha abituato in questi anni a imprese che non ti aspetti. Di certo, quindi, solo lo spettacolo.