Aurora Pro Patria 1919 – Virtus Bergamo 1909 2-1 (2-0)
PRO PATRIA (3-5-2): Monzani 6; Colombo 6, Zaro 6,5, Garbini 6; Piras 7, Pedone 6,5 (35′ st Santic sv), Disabato 7, Arrigoni 6, Barzaghi 6; Santana sv (19′ pt Gherardi 6,5), Cappai 6 (44′ st Angioletti sv). A disp.: Gionta, Veroni, Tondini, De Vincenzi, Becerri, Casiraghi. All.: Scandroglio 6,5 (Bonazzi squalificato).
VIRTUS BERGAMO (3-5-2): Cavalieri 5,5; Scannapieco 6 (27′ st Redaelli sv), De Angeli 6, Meregalli 6,5; Soumare 6,5, Porcino 5,5 (7′ st Flaccadori 6), Magrin 6,5 (41′ st Risi sv), Morosini 7, Seck 6,5; Germani 6,5, Amodeo 5,5. A disp.: Bacuzzi, Deri, Colombi, Martinelli, Mister, Masinari. All.: Madonna 6,5.
Arbitro: Acampora di Ercolano 5,5 (Spremulli e Cavaliere di Torino).
RETI: 31′ pt Piras (P), 37′ pt Gherardi (P), 16′ st Germani (V).
Note: giornata fredda e serena, terreno in discrete condizioni. Ammoniti Cappai, Soumare, Scannapieco, Monzani, Seck e Germani. Corner 2-5, recupero 1′ e 5′.

Busto Arsizio – È pur sempre zona playoff, al riparo dal Seregno che sta a meno otto. Ma nella prima giornata di ritorno i colori sociali dell’armata seriana vedono prevalere sul bianco di un filotto candido come la neve, solo parzialmente ingrigito dal pari di Scanzo alla penultima di andata, il nero del terzo stop. La rincorsa al vertice della Virtus Bergamo si ferma a Busto Arsizio. E alla nona sinfonia di una serie positiva con le ali tarpate dall’uno-due Piras-Gherardi nel primo tempo, nonostante la parziale riapertura delle speranze di Germani poco oltre il quarto d’ora della ripresa. La Pro Patria, ko a Darfo nel turno prenatalizio dopo un ottovolante, si riprende la terza piazza del girone B della serie D, a quota 38 (Monza 47, Pergolettese 40), staccando d’un punto il duo Mindo-boys & Ciliverghe (ko a Levico).

Si chiude così l’entusiasmante pienone a far data dallo scorso 30 ottobre con il successo casalingo di misura sul Lecco, apripista di una striscia entusiasmante in coda alle due battute d’arresto coi cremaschi e a Dro. Se la sfida al “Pesenti Pigna” aveva visto Zaro e Disabato (ex AlbinoLeffe come Colombo, Barzaghi, Morosini, Flaccadori e i due tecnici, compreso lo squalificato Roberto Bonazzi) annullare il doppio vantaggio Germani-Morosini, stavolta la battaglia a moduli speculari (anche se Pedone si alza alla Kurtic) propone l’avvio bruciante dei bergamaschi, in forcing con Amodeo (spizzata centrale all’8′ su traversone mancino di Soumare) e a ruota con la triangolazione offensiva iniziata da Morosini ma frenati dal penalty negato al 13′, quando un difensore bustocco impedisce con la mano la battuta a rete della stessa mezzala. L’infortunio muscolare del fantasista Santana, paradossalmente, ha l’effetto di affilare le unghie ai Tigrotti, che  accendono la contesa – staffilata senza angolazione di Disabato al 18′, recupero di Meregalli su Cappai cinque giri di lancetta più tardi ad agevolare la presa a terra di Cavalieri -, assistono all’assolo di Morosini concluso con un lancio ai dirigibili da trenta metri alla mezzora e quindi, nel giro di sei corsette di cronometro, affondano il paio di zampate decisive grazie alla palla in uscita al limite trasformata in oro dal potente sinistro di Piras e all’inserimento centrale con rigore in movimento all’incrocio di Gherardi, servito al bacio dal play locale.

La prima frazione si spegne sul cabezazo impreciso della torre Amodeo, nuovamente assistito da Soumare, comunque preludio a una seconda metà arrembante. Il tempo di un botta e risposta al 4′ tra Morosini (esterno della rete) e Disabato (Cavalieri in due tempi) e l’undici di Madonna accorcia in tap-in con il più compatto dei suoi frombolieri, lesto a riprendere la respinta del portiere biancazzurro sul cross di Seck. Cento secondi e il 2-2 sembrerebbe fatto, ma il compagno di reparto del livornese su una sorta di fotocopia a Monzani impotente non ci arriva di un amen. Un’altra coppia di minuti e stavolta svetta De Angeli raccogliendo il piazzato di Morosini, ma la sfera si rifiuta categoricamente di entrare. Al 22′ i pugni serrati coi guanti indosso negano la gioia del pari e patta al missile di Seck, un’altra cinquina di clessidra e Amodeo opta per il piattone anziché per lo stacco sul calcio franco di Morosini senza spaventare troppo Monzani. Altre due chances precedono il gong: Gherardi (40′) spreca il possibile tris in contropiede, al 49′ l’alzanese ci ritenta da punizione per la spaccata oltre il montante di Flaccadori. Un punto ci stava. Ora i due match tra le mura amiche con Olginatese e Ciserano, per riprendere il discorso interrotto coi sogni di gloria. Anche se la post-season alla Big Fusion seriana non la può togliere anima viva.

Effe

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