Nel calcio delle cordate infinite e (a volte) incomprensibili, c’è il Ciserano che ogni anno diventa sempre di più un caso più unico che raro non solo in Lombardia, ma a livello nazionale. Da oltre un decennio nella società rossoblù c’è sempre lo stesso uomo al comando, che si chiama Olivo Foglieni ed è una persona bellissima perché fa grandi sogni che realizza sempre. Così nel lavoro, con la sua Fecs, che era qualcosa di piccolo piccolo, l’officina di un operaio dal grande coraggio, e adesso è uno dei gruppi industriali più importanti della Bergamasca, con centinaia di dipendenti e prodotti che ogni mese volano in trentatre nazioni del nostro mondo.

Così nel calcio, che è quello di cui ci occupiamo. Non so se i tre nuovi gioielli della prima squadra lo sanno, ma lo raccontiamo anche a loro, ad Alessandro Bertazzoli, a Francesco Zanardini e a Francesco Mautone, il loro pres è stato un ottimo calciatore, il portierone di una Voluntas Osio sempre all’attacco, sotto la guida tecnica di Fiorino Pepe, con l’estremo difensore che parava sia il possibile che l’impossibile, proprio per via di un’anima che se potessimo guardarci dentro, la troveremmo tatuata con una frase tanto in voga qualche anno fa.

“Nothing is impossibile” ed è questo che anima il Ciserano di Foglieni, da poco diventato il club di famiglia, per via di due figli appassionati e assai talentuosi: Chiara, che sta dietro la scrivania perché tutto proceda senza intoppi, e Stefano, che invece sta in campo, fascia a mille all’ora, maglietta sudata, gambe forti, tecnica forgiata dal vivaio Tritium e l’immensa voglia di vincere trasmessa da suo padre.

Si parte da qui, dal fatto che il Ciserano è una realtà rara, è il Davide della famosa favola, il club di un paese di appena cinquemila abitanti, che da anni se la gioca, vincendo, contro i Golia della categoria, società come il Lecco, città che fa addirittura provincia o come la Virtus Bergamo, che è tutta la media Val Seriana, da Seriate fino a Gazzaniga passando per Alzano, Cene ed Albino. E la cosa a Ciserano inorgoglisce, perché i rossoblù sono un gioiello, l’organizzazione è super, partendo dal settore giovanile, all’avanguardia, che gioca e diverte in ogni categoria. Poi c’è la prima squadra che nel 2017-2018 ha faticato, pur salvandosi, e che quest’anno parte per stare stabilmente nella parte sinistra della classifica. Il mercato del nuovo ds, Eugenio Bianchini, va proprio in questa direzione. Tenuti quelli forti forti, su tutti bomber Matteo Ghisalberti, il Roby Baggio della Serie D, classe, tecnica, ma pure un sacco di gol e la fascia da capitano incollata addosso, e Marco Biraghi, qualità e (straripante) forza in mediana, ecco il terzetto nuovo di zecca per non avere più patemi, i già citati Bertazzoli, che ricordiamo uomo d’area spietato ai tempi del’Aurora Seriate, Zanardini, ala, che ha brillato persino nella serie B romena, e Mautone, professione centralone, una sicurezza per la D.

Non solo loro, come raccontato da Olivo Foglieni, che lunedì scorso ha aperto le porte della sua casa per dare il benvenuto alla stagione agonistica del suo Ciserano. “Mi aspetto un grande mercato – ha detto il presidente -. La squadra è ancora in costruzione, ho la massima fiducia nel lavoro del ds Bianchini”. Poi due parole su quello che rende diverso il club rossoblù da tante altre realtà: “Noi scegliamo per prima cosa gli uomini. Non abbiamo bisogno di persone che portino sponsor o sostegni economici, sono un imprenditore di prima generazione che ha centinaia di dipendenti che lavorano per uno stipendio normale. Non posso permettermi spese folli, come altri presidenti. Faccio molto affidamento sul nostro settore giovanile che ha allenatori e gente preparata”.

Presto per dire dove arriverà quest’anno il Ciserano, la garanzia di successo è la solidità che dà al club Olivo Foglieni, l’uomo che ha convinto Biraghi a ignorare le sirene di mercato: “Sono rimasto qui perché la serietà di un club è alla base di qualsiasi cosa”. E se a questo aggiungiamo che il pres è uno che fa grandi sogni e che vuole realizzarli, i rossoblù nel 2017-2018 potrebbero essere la sorpresa dell’intera Serie D.

Matteo Bonfanti