Telgate –  Dar continuità al progetto che, da sei anni a questa parte, la vede tra gli habituè della Serie D. Questo il concetto espresso da Indro Scarpellini, Presidente dell’Alzano Cene, che insieme a squadra e staff si è dato appuntamento all’hotel ristorante ‘Il Leono d’Oro’ per il consueto rito d’inaugurazione.
Nessun proclama, dunque. I bergamaschi intendono far della consapevolezza la propria arma vincente. Si parla di un progetto economicamente sostenibile, di un mercato coerente col budget a disposizione e improntato alla valorizzazione dei numerosi giovani (basti pensare all’età media della rosa, di poco superiore ai 20 anni).
La cessioni di Spampatti, tuttavia, è destinata a calamitare gran parte delle attenzioni. Ammortizzarne l’assenza non sarà semplice e potrebbe richiedere del tempo: Giacomo Mignani sarà costretto a far di necessità virtù, affidandosi ad un gioco più ‘globale’ e meno incentrato sulla vena realizzativa del singolo (in questo caso, il capocannoniere della massima serie dilettantistica).
A tal proposito, una mano gliela darà Luca Confalonieri: Gli 007 di Lega Pro – Renate, Monza, Castiglione e FeralpiSalò, tanto per citarne alcuni – lo osservano da vicino e la sua permanenza rappresenta un segnale importante. Insieme a Guerinoni (confermato), Fornito (scuola Albinoleffe, prelevato dal Montichiari) e all’albanese Oltjan Berberi (l’anno scorso tra Chieri e Novese) andrà a completare il reparto.
Novità importanti in mezzo al campo: Zdravko ‘Tato’ Manasiev, macedone classe ’84 prelevato dal Chieri e Nicola Silvestri, ex Matera formatosi nelle giovanili del Brescia, gli innesti di maggior esperienza. A rimpinguare il reparto, i giovani di belle speranze Gualeni (Lumezzane) e Tosi (Unica Futura).
Movimento anche in difesa, dove subentrano Anelli (Montichiari e qualche fugace apparizione in A col Parma), Lodetti (Pro Sesto) e Mingardi (Lumezzane). Tra i pali Lazzarini (Albinoleffe).
Se non altro, una squadra più quadrata, attrezzata fisicamente e con maggiori alternative a disposizione.
Primo impegno ufficiale la Coppa Italia di domenica e del 25 agosto. Da lì in poi, via il fioretto e s’impugna la sciabola: il 1° settembre è tempo di campionato.

LE INTERVISTE – Profilo basso e mancanza d’ambizione non sono sinonimi. Lo sa benissimo il presidente dell’Alzano Cene, Indro Scarpellini: “Abbiamo allestito una squadra competitiva, in perfetta armonia coi nostri obiettivi stagionali. Oggi giorno non è facile gestire una squadra di calcio e bisogna restare coi piedi per terra se si vuole ottenere qualcosa di importante”. Obiettivo permanenza, dunque: “Si, proprio così. Bisogna dar continuità e stabilità al nostro progetto. Ci teniamo molto”. E poco importa se non ci saranno i gol di Fabio Spampatti (passato alla Pro Sesto n.d.r.): “Ovviamente non è facile lasciarsi dopo cinque anni. Ciò non toglie che i nostri nomi saranno per sempre legati, l’uno all’altro. Alla base dell’addio vi sono motivazioni di carattere prettamente economico, ma siamo rimasti in ottimi rapporti. Pezzoli? Dall’anno prossimo non mi affiancherà più nella presidenza del club. Giancarlo resta interno alla società, ma soltanto in veste di sponsor e consigliere”.
Senz’alcun dubbio fiducioso, mister Giacomo Mignani: “Mi aspetto un campionato tranquillo, anche se una fase di rodaggio, vista l’eta molto giovane della rosa, è più che comprensibile. Abbiamo lavorato molto sulla fisicità, sulla forza e sulla grinta. Tutti elementi fondamentali in un torneo come quello della Serie D. L’obiettivo? Dar continuità alla storia recente del club”.

A cura di Fabio Viganò