E’ passato quasi inosservato eppure quanto è successo domenica al primo del secondo tempo di Ciserano-Villa Valle è qualcosa che deve farci pensare perché in una mezzoretta scarsa ha smontato teorie, pensieri e parole dei nostri ultimi dieci anni di calcio provinciale. Intanto il racconto di quanto è accaduto, poi, a seguire le riflessioni a cui porta. Siamo al Comunale di Ciserano e succede che la meravigliosa armada giallorossa sia per la prima volta in questa stagione parecchio in bambola, sotto di due gol per via di un Ghisalberti straripante, con uno zero nella casella dei tiri verso la porta avversaria, difesa, tra l’altro molto bene, dal giovane Chiovenda, classe 1999, un altro degli estremi difensori da urlo che ci sono nella D orobica.
Chi è in tribuna pensa che la ripresa non si discosterà dai primi quarantacinque minuti, leit motiv identico, coi bassaioli in cattedra e i brembani a non capircene nulla. Invece accade l’esatto contrario. Sfuriata di Mussa all’intervallo? Neppure per sogno, chi lo conosce ci racconta che il mister non è uno che urla, ma che ama il continuo dialogo coi suoi ragazzi.  Di diverso c’è giusto un ragazzotto di ventun’anni, fuori uno spento Mapelli, dentro Marco Castelli, esterno offensivo o seconda punta, che in estate molti consideravano un azzardo giallorosso perché giocava, va detto facendo spesso la differenza, ma in Promozione, due categorie indietro. Quindici gol nel campionato 2017-2018, altrettanti assist d’oro ai compagni, dribbling e progressioni, ma in un campionato lontano lontano dal semiprofessionismo.
Primo pallone toccato da Castelli ed è una serpentina fenomenale capace di scaldare il cuore degli impauriti compagni, il ragazzo col pallone fa quello che vuole, prova ad andare in porta una volta, poi due, la terza azione personale è un capolavoro. Siamo al 24’: Marco prende la sfera sulla trequarti, scarta un paio di avversari, va sul fondo e da posizione quasi impossibile trova l’angolo opposto con una conclusione meravigliosa, dimezzando lo svantaggio tra gli applausi di tutto il pubblico. Lo show non è finito, si completa al 38’: Castelli va verso la porta avversaria a testa bassa, solita collezione di dribbling, e bordata che si stampa sul palo, difesa del Ciserano che non capisce più nulla, palla che arriva a Mammetti, Mauceri lo stende, Mucera di Palermo indica il dischetto, Sonzogni trasforma il rigore completando la rimonta del Villa Valle.
Che dire? Il nostro bravo cronista che era alla partita ha indicato Marco Castelli come il migliore in campo, stesso voto dato a Ghisalberti, che della Serie D è da anni uno dei giocatori più forti in Lombardia. Anche Matteo un quinquennio fa aveva fatto il grande salto, lui dall’Eccellenza, e anche lì c’era stato qualcuno che aveva storto il naso, per poi ricredersi alla prima partita giocata da fenomeno.
Spazio ai pensieri che mi sono venuti in mente leggendo la cronaca dello spettacolo offerto da Marco Castelli domenica a Ciserano. C’è che forse la distanza tra la Serie D e la Promozione non è così siderale, uno forte forte lo è in qualsiasi categoria. O, forse, c’è che il semiprofessionismo è il palcoscenico migliore per chi dà del tu al pallone, perché ci si mena di meno, insomma conta di più la tecnica. O, forse, c’è che gli addetti ai lavori del Villa Valle, che Marco l’hanno visto crescere nel vivaio giallorosso, quest’estate l’hanno riportato a casa sapendo la strepitosa crescita fatta dall’attaccante nella stagione giocata con la casacca del Lemine.
Ipotesi, resta a chi ho pensato leggendo Ciserano-Villa Valle e so che il parallelo piacerà un sacco all’entourage giallorosso, che tra i dirigenti ha parecchi tifosi juventini. Anni fa un certo Moreno Torricelli passò dalla Caratese alla Vecchia Signora. Sembrò a tutti un azzardo, invece quel ragazzotto diventò un pilastro bianconero giocando sei stagioni straordinarie arrivando ad essere titolare inamovibile di una delle Nazionali più belle di sempre. A Marco Castelli l’augurio di diventare una pedina insostituibile del Villa Valle, il club che l’ha cresciuto.
Matteo Bonfanti

NELLA FOTO SOPRA ALESSANDRO TARCHINI E MARCO CASTELLI, AMICI FRATERNI, COMPAGNI NEL VILLA VALLE