Legnano – Caravaggio 3-0
Legnano (4-3-3): Russo 6; Caradonna 6, Robbiati 6,5, Bini 6, Moracchioli 6; Di Lernia 6 (38’ st Barbui sv), Ronzoni 6 (25’ st Bertoli 6), Gasparri 6,5; Bingo 7 (33’ st Barazzetta 6,5), Beretta 6 (1’st Confalonieri 6), Ravasi 6,5 (25’ st Quaggio 6). A disposizione: Tamma, Becchi, Todaj, Iacovelli. All. Sgro’.
Caravaggio (3-5-2): Mazzoli 5,5; Traina 6, Aprile 6, Cortinovis 6; Viola 6, Baggetta 5,5 (25’ st Galdoune 5,5), Torri 6,5 (10’ st Lleshay 6), Lamesta 6 (41’ st Regantini sv), Brioschi 6; Ibe 5,5 (32’ st Gallo sv), Fumagalli 6. A disposizione: Vitali, Corno, Gritti, Sirianni, Ferri. All. Terletti.
Arbitro: Campazzo (sez. Genova)
Assistenti: Lusetti e Scafuri (sez. Reggio Emilia).
Reti: 6’ st rig. Ravasi, 24’ st Bingo, 40’ st Barazzetta (L)
Note: ammoniti Beretta, Caradonna, Bini (L); Aprile, Traina, Cortinovis , Brioschi (C) Spettatori: 300. Giornata soleggiata ma fredda. Campo in pessime condizioni. Calci d’angolo: 6 a 1 per il Caravaggio. Recupero: 3’+ 5’.

Legnano – Il Caravaggio torna dal “Mari” di Legnano con una pesante sconfitta per 3-0 che, comunque, non rispetta lo svolgimento dell’incontro. Nel primo tempo giocano meglio i biancorossi che hanno almeno un paio di opportunità per passare in vantaggio ma non riescono a concludere le azioni a loro favore. Nella ripresa il rigore decretato, con molto generosità dal signor Campazzo, dopo pochi minuti manda in tilt il piano di mister Terletti che fino ad allora aveva tenuto in modo perfetto. Poi nel giro di pochi secondi, al 23’ della ripresa, la partita cambia totalmente. Il Caravaggio recrimina per un fallo di mano in area del Legnano con l’arbitro che sorvola. Nella successiva azione Bingo sfoggia una grande azione personale e raddoppia. Qui, praticamente, la partita finisce. Dopo la traversa di Fumagalli al 35’, che avrebbe potuto riaprire la partita, arriva il tris di Barazzetta che sfrutta un errore dei biancorossi a centrocampo e chiude a tripla mandata la partita a favore della squadra di mister Sgrò.
La cronaca. Primo tempo. Al 5’ contropiede partito da Viola e Lamesta con la palla che arriva ad Ibe. La punta, all’altezza del dischetto, scivolando su un terreno insidioso fa partire un sinistro che Russo blocca a terra. Al 13’ angolo di Lamesta con la difesa che respinge. Dai 16 metri Brioschi conclude con un sinistro rasoterra che Russo para. Al 26’ palla lunga, dalla difesa, di Caradonna per Gasparri che, in area di rigore, conclude di sinistro, Mazzoli para con sicurezza. Al 41’ la palla arriva a Ravasi che, dai 20 metri, cerca di sorprendere Mazzoli. La palla finisce sopra la traversa. Al 47’ un errore della difesa caravaggina mette Beretta in condizione di concludere a rete. Aprile salva sulla linea di porta.
Secondo tempo. Al 3’ Confalonieri conclude dal limite con Mazzoli che respinge. Il primo ad arrivare sulla palla è Ronzoni che si scontra con Il portiere ospite. Solitamente viene fischiato un fallo a favore dell’estremo difensore. In questo caso l’arbitro, fra lo stupore del pubblico presente, decreta la massima punizione che Ravasi al 6’ trasforma. Al 12’ occasionissima per il Caravaggio. Angolo di Lamesta per Viola che gli restituisce la palla. Il sinistro del capitano sorvola di un nonnulla la traversa. Al 20’ azione solitaria di Fumagalli che salta un paio di avversari e, dal limite, conclude con un tiro di sinistro che sorvola la traversa. Al 23’ grande contestazione da parte dei biancorossi per un rigore non concesso per un fallo di mano in area legnanese. Sulla ripartenza, al 24’, arriva il raddoppio dei lilla. Bingo, area di rigore, salta due avversari e batte Mazzoli in uscita con un perfetto rasoterra di sinistro mettendo la palla nell’angolino basso sul secondo palo. Al 35’ ancora Fumagalli in luce. La sua conclusione, a giro dal limite, colpisce la traversa a portiere battuto. Al 40’ Galdoune perde palla a centrocampo ed innesca il contropiede di Barazzetta che, giunto in area di rigore e di sinistro, batte Mazzoli in uscita. Non succede più nulla fino al 95’ quando l’arbitro, dopo 5 minuti di recupero, decreta la fine delle ostilità.
Giovanni Spiranelli