Nicola Valenti, allenatore dello Scanzorosciate, è intervenuto sulle colonne di Bergamo&Sport, focalizzando l’attenzione sullo stretto vincolo che lega calcio e lavoro in questo periodo di pandemia: “Lo stop dei dilettanti credo fosse inevitabile vista la situazione riguardante il virus e per tanti altri
motivi che ne conseguono. Per esempio il rischio di finire in quarantena per un calciatore-
lavoratore nel caso in cui un compagno fosse risultato positivo, andando quindi a creare (e a
crearsi) un serio problema a livello lavorativo. Per quanto riguarda uno sport di squadra il rischio
contagio resta possibile non tanto negli spogliatoi o nelle situazioni dove si rispettano distanze e
protocolli ma in campo soprattutto durante le mischie, le esultanze e nei contatti che fanno parte
delle dinamiche di gioco

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Michael Di Chiaro