Cagliari – Atalanta 3-4 (0-2)
CAGLIARI (4-3-3): Fusco 6; Zallu 6, Palomba 5,5, Iovu 5,5, Noah 5,5 (45′ st Secci sv); Kourfalidis (cap.) 6 (40′ st Schirru sv), Conti 6 (15′ st M. Carboni 5,5), Cavuoti 5,5 (15′ st Yanken 7); L. Tramoni 6 (45′ st Pulina sv), Luvumbo 7, Desogus 7. A disp.: D’Aniello, Del Pupo, Corsini, Caddeo, Vitale, Vinciguerra, Murru. All.: Alessandro Agostini 6.
ATALANTA (3-5-1-1): Sassi 6,5; Del Lungo 5, Berto 5,5, Cittadini 6; Renault (cap.) 7,5, Oliveri 7,5, Zuccon 6, Chiwisa 6, Bernasconi 5 (27′ st Giovane 6); Sidibe 7; Omar 5 (18′ st Pagani 5,5). A disp.: Bertini, Roaldsøy, Hecko, Regonesi, Stabile. All.: Massimo Brambilla 6,5.
Arbitro: Perri di Roma-1 6 (Rispoli di Locri, D’Ilario di Tivoli).
RETI: 13′ pt Oliveri (A), 25′ pt Sidibe (A), 1′ st Desogus (C), 2′ st Oliveri (A), 18′ st Desogus (C), 27′ st Yanken (C), 44′ st Renault (A).
Note: Sassi para il rigore a Desogus al 27′ st. Mattinata inizialmente piovosa, spettatori 50. Ammoniti Iovu, Oliveri, Chiwisa e M. Carboni per gioco scorretto, Luvumbo per comportamento non regolamentare. Tiri totali 11-11, nello specchio 7-5, respinti/deviati 0-3, parati 4-1. Corner 3-4, recupero 0′ e 5.

Assemini (Cagliari) – Con Renault, bravo a riprendere al fotofinish l’ultimissima parata nemica sulla stoccata di un Chiwisa fin lì nullo per tramutarla in oro sotto il sette, si sfreccia verso i playoff, a quota 42, anche se la nona di ritorno è appena cominciata e la strada piuttosto lunga. La frattura al metatarso di De Nipoti, tra parentesi match winner il 19 novembre scorso davanti al pubblico amico e a segno anche nell’ottavo decembrino di coppa nella lotteria dei rigori a tiro dei botta e risposta Lozza-Tramoni-Giovane-Desogus? Una convalescenza salutata dai compagni della Primavera dell’Atalanta, pur rischiando di sprecare il bottino corsaro al sapore di post season facendosi rimontare un paio di gol. Sul campo del Cagliari, secondo alla vigilia, è stato l’uno-due tra il doppiettista Oliveri e Sidibe a spianare la strada alla Baby Dea, sempre piuttosto spuntata ma in vantaggio al primo tiro in porta e ahinoi incapace di contenere il ritorno di fiamma altrui nella seconda metà. I capitani coraggiosi esistono per togliere le castagne dal fuoco al costo di scottarsi le dita ed ecco tre peziosissimi punti. 
Il nasino avanti di sinistro a giro del palermitano, mezzala destra di turno con licenza di inserirsi, accarezzando la palla del franco-milanese a evitare il ritorno in copertura del figlio e nipote d’arte Bruno Conti è la logica conseguenza del taccuino, vista l’autorevolezza nerazzurra superato il duplice scoglietto al settimo del cross di Cavuoti mancato dal capitano rossoblù anche per la stoppata-smorzata di Bernasconi e la relativa innocuità della puntata di Tramoni verso il fondo. Da lì, a un minuto dal tredici sulla schedina di Asseminello per rompere il ghiaccio, il cross di Renault mette in ambasce in uscita alta Fusco, disturbato da Palomba con Noah a metterci la pezza. Subito dopo l’1-0 ancora il centrale destro di casa sbaglia, stavolta in uscita, innescando il destro ciccato di Sidibe su cui era però tornata mezza difesa. Un raddoppio nell’aria. Al 24′, infatti, il cross del mancino ex Cremonese attraversa l’area piccola senza trovare deviazioni, comunque preludio alla convergenza dal centrosinistra dell’ivoriano che punisce Iovu a 35 metri dello specchio con un tunnel, se ne trascina via un terzetto e scaglia il destro secco dai venti metri nell’angolino alla destra del portiere.
Se a nove sinfonie dall’intervallo Kourfalidis la sgancia alta su invito in orizzontale del suo terzino sinistro, proprio alle soglie è Sassi a dover togliere dall’angolino la punizione contiana decentrata verso destra regalata da Chiwisa per un falletto sul greco. E al rientro dal tunnel, apriti cielo. Del Lungo praticamente dà l’assist a Desogus che scarta l’ultimo baluardo depositando nel sacco, ma di là il jolly siciliano battezza lo spazietto sotto l’incrocio da fuori. L’accorciatore di Agostini ci ritenta di seconda (Sassi in due tempi) sulla scorta di un traversone del còrso allontanato dalla retroguardia (7′), la new entry Yanken si fa chiamare l’ascensore da Zallu oltre il quarto d’ora alzandola con la sommità del capo. Dietro qualche problema c’è, perché Bernasconi si fa irretire da Luvumbo, spostato a destra per il radente solo da spingere in rete dall’altra ala, secondo duetto in casella marcatori del prefestivo, davanti al secondo palo. Quindi si scaldano le mani ambi i guantìpedi, rispettivamente per bloccare il rasoterra a rientrare del doppio assistman atalantino (21′) e per abbassare la saracinesca su quello del 2-3, lanciato lungo da dietro per il diagonale, col pendolino sinistro che poi combina il patatrac seguendo il movimento sempre del dirimpettaio per il rigore dell’aspirante triplettista intuito dall’estremo bergamasco che nondimeno non evita il recupero del nemico e il tap-in sottomisura dell’attaccante aggiunto. Lo stesso che allo start del recupero si sente dire di no, prima dello stacco imperfetto di Palomba al 93′ senza sfruttare l’ammollo al bacio del migliore dei suoi. Il tour de force prosegue col tris su due fronti a Zingonia, dove mercoledì 6 c’è l’Empoli (alle 14), atteso una settimana dopo in campionato alla stessa ora, nella semifinale di Coppa Italia e domenica 10 all’una il Bologna, per poi andare a Pescara a pranzo il sabato successivo e ospitare il Genoa nell’ennesimo infrasettimanale il 20 (16.30). Nel weekend del 23-24 si va dalla Spal, il 27 invece l’eventuale finale del trofeo della coccardina: da lì al gong della regular season mancheranno soltanto Verona, Torino e Sassuolo.