Fatico a capire come Shakira sia stata in qualche modo condizionata dal pensiero di Marco Bonfanti, mio babbo, famoso poeta lariano, storico maestro delle elementari Cesare Battisti, nonché uomo di mondo dalla smisurata ironia, intellettuale che tanto ha influenzato il mio pensiero e quello dei miei amici durante la nostra tormentata adolescenza. Resta comunque che l’ultima canzone della cantautrice colombiana, quella in cui lei si autodefinisce una Ferrari, dando della Twingo alla nuova fiamma del suo ex, è chiaramente un plagio. Mio padre, infatti, ci aveva spiegato che le donne sono paragonabili ai modelli delle maghine già trent’anni fa in una memorabile serata a Poira, in Valtellina, dopo avermi visto molto triste perché la mia fidanzatina delle Medie, la bellissima Silvia Cremonini, mi aveva lasciato per mettersi insieme a un ragazzo più grande.
Il mio saggio papà aveva cercato di tirarmi su il morale regalandoci una lezione che poi ci è tornata utile per l’intera esistenza: “Vedete, l’errore è di Matteo. Non si può guidare una Ferrari appena presa la patente. Anche lì le cose vanno fatte per gradi. S’inizia con la Cinquecento, poi si passa alla Panda, quindi alla Uno. Finite queste esperienze, si valuta se è il momento di mettersi al volante di una Ritmo. Si continua a fare pratica e si arriva all’Alfa Romeo. Un decennio dopo, credetemi, in garage c’è la Ferrari, che a quel punto non è più un problema”.
Non la faccio tanto lunga, dico solo un paio di cose, per poi arrivare brevemente a esporvi quello che ritengo sia giusto e sacrosanto in termini di diritti musicali in questo freddo pomeriggio di un sabato di metà gennaio. La prima volta che mi sono innamorato perdutamente ho portato la mia amata a mangiare da mio padre, sicuro che anche lui ne avrebbe notato i tratti della fuoriserie, dopo anni in cui avevo frequentato una serie di Apecar, insomma una lunga fila di cessone, a volte pure molto cattive, una addirittura che mi mordeva forte. Lui, felice, l’aveva definita così: “Una meravigliosa Pandina fresca di concessionaria”. Probabilmente all’epoca la frase mi aveva colpito parecchio, al punto che forse mi condiziona ancora oggi, proprietario di una Fiat Panda, la mitica Aranciona, automobile immatricolata nel 2007, che, nonostante i mille acciacchi, ritengo ancora la vettura più figa che esiste sul pianeta Terra.
Arriviamo al tema diritti, visto che la teoria donna-maghina è del mio vecchio. Ovviamente passata l’incazzatura con Piquè, il suo ex, sarebbe buona cosa che Shakira si mettesse in contatto con mio padre, che è su facebook, per dargli il giusto compenso, versandogli almeno la metà dei guadagni. Di modo che io riesca ad avere il budget necessario per acquistare una nuova auto. La marca e il modello li sapete già.
Matteo Bonfanti
Nella foto: io, un uomo Panda (perché nella teoria di mio babbo la stessa cosa vale giustamente anche per gli uomini) alla guida della mia Panda