Agosto 2014, il Pontisola si rinnova e presenta un’inedita veste, agli ordini di mister Marco Brembilla. Aleggia ancora l’amarezza per la sconfitta in finale di Coppa Italia, contro il Pomigliano, costata di fatto il posto a Ivan Del Prato, ma al netto del restyling la tenuta complessiva del progetto tecnico non è in discussione. Al posto di Enrico Vecchi, c’è ora Eros Pogliani, un totem nel panorama del calcio lombardo, e non solo; pozzo inesauribile di conoscenze, oltre che profilo navigato, dall’alto di una competenza che risale agli Anni Ottanta. In quel Ponte, la copertina è tutta per Giacomo Canalini e Jordan Pedrocchi, rispettivamente punta e regista di centrocampo, ma in qualità di astro nascente si insedia Francesco Giangaspero, scovato da Pogliani nella Pro Sesto e destinato, da lì a breve, a un decennio da assoluto protagonista, tra Serie D ed Eccellenza. Ma Giangaspero non è il solo. Arcinota è la stima riposta per un altro bomber ancora oggi sulla cresta dell’onda: Giorgio Verga, che come Pogliani compie la tratta Ponte-Mapello, decidendo in un secondo momento di mettersi in proprio, attratto dalle sirene provenienti da Darfo Boario. “Ero troppo giovane, per non cadere in scelte frettolose e avventate” – sentenzierà poi l’attaccante oggi in forza al Paladina. Ma Eros Pogliani c’ha visto lungo, una volta di più. Il terzo capitolo va in scena a Ciserano, quando i rossoblu presieduti da Olivo Foglieni sono sostanzialmente nella scia del Pontisola. Subentrato anche in questo caso a Enrico Vecchi, si porta appresso un nome di tutto rispetto per la panchina: Aldo Monza, professionista negli Anni Novanta con la maglia del Parma, nonché nazionale azzurro ai tempi della gloriosa Under 21 allenata da Cesare Maldini. Anche grazie all’esperto diesse, Ciserano e il Ciserano si fanno conoscere in ambito interregionale, fino a una consacrazione che prosegue ancora oggi, sotto l’egida di Virtus Ciserano Bergamo. Tramontato il capitolo bergamasco, Pogliani si presta al servizio di altre piazze altolocate, del panorama lombardo, come Renate e Seregno, prima di cimentarsi quale diesse del Sant’Angelo, in compagnia di un altro volto ben conosciuto al calcio orobico, quello di mister Achille Mazzoleni. L’ultimo atto è anche un atto d’amore, per una società che era e rimane indissolubilmente legata alla figura di Eros Pogliani: il Legnano, presso cui ricopre anche la carica di direttore generale. Il suo sostanziale testamento è un inno al calcio, l’ennesima riprova delle sue vastissime conoscenze. Nel giugno scorso, nel bel mezzo dell’estate dei tornei, organizza in quel di Laveno Mombello, in provincia di Varese, la prima edizione del Trofeo Domenico Parola, in ricordo dell’ex calciatore, compagno in gioventù di Gigi Riva, passato per Spal, Pisa e, naturalmente, Legnano. L’evento è riservato alla categoria Under 19, ma a Laveno converge un autentico parterre de roi. Dalla presidentessa del CRL, Valentina Battistini, alla giornalista di Mediaset Monica Bertini, fino Beppe Sannino, Matteo Andreoletti e l’atalantino Raoul Bellanova. Perché a Eros Pogliani, autentico drago del nostro calcio, non si poteva dir di no. Che la terra gli sia lieve!
Nik
giovedì 18 Settembre 2025

