Ennesimo episodio tristissimo nel nostro calcio giovanile, che, a questo punto, sarebbe bello si fermasse almeno un turno per riflettere seriamente su come evitare fatti sempre più frequenti di una violenza sconsiderata e ingiustificata. Domenica 2 aprile, ad Albano, durante Brusaporto-Uesse Sarnico, partita del campionato Allievi Elite Under 17 Girone C, finita 1-1, un genitore di un ragazzo della squadra ospite ha sfogato la sua rabbia e la sua frustrazione sul responsabile del vivaio gialloblù Stefano Turchi, persona squisita, che noi stimiamo da sempre, e che per muoversi ha bisogno della sedia a rotelle. Pugni e calci, oltre alle proverbiali offese contro l’attonito uomo di calcio, a cui va tutta la nostra solidarietà. Oggi il comunicato del Brusaporto, da applausi, perché domani il club non sarà attivo sul web in segno di protesta contro il dilagare di queste vicende squallide che sono l’esatto contrario dello sport che amiamo, appunto il calcio.
Matteo Bonfanti  
Nella foto: la presidentessa Silvia Comotti col responsabile del vivaio Stefano Turchi