Playout B Interregionale gara 1 – Bergamo, C.S. Italcementi – sabato 11 maggio (20.30)
Unica Bergamo – Guerriero Petrarca Padova 70-62 (23-12, 32-24, 53-45)
BLUOROBICA: Nespoli (k) 2 (1/3, 5 r.), Simoncelli 13 (3/7, 1/4, 4/4, 6 ass., 3 rec.), Morelli 4 (1/4, 0/2, 2/2), Mazzoleni 2 (0/3, 0/2, 2/2), Odiphri 4 (1/4, 2/2 tl, 5 r.); Dore 17 (4/11, 1/6, 6/7, 5 r., 2 ass.), Renella, Doneda 3 (1/2, 1/2 tl), Turel 12 (3/8, 2/4, 0/2, 6 r.), Dembele (6 r.), Markovic NE, Leoni 13 (5/10, 3/4 tl, 5 r.). Coach: Marco Albanesi.
T2 19/52, T3 4/18, TL 20/25 – rimbalzi 43 10+33 (Dembele, Turel 6), assist 11 (Simoncelli 6)
PETRARCA: Ragagnin 16 (3/12 da 3, 7/7 tl, 4 ass.), Birra 9 (1/4, 2/7, 1/1, 4 ass.), Pavan 2 (1/2, 0/3), Dal Maso 9 (4/11, 0/4, 1/1, 10 r.), Mwambila 19 (9/12, 1/1 tl, 15 r.); D’Argento, Elardo 3 (1/2, 0/3, 1/1), Manganotti NE, Coppo 4 (2/3, 0/6, 7 r.), Pauro (0/1 da 3, 7 r.), Pendin (0/1 da 3), Zampieri NE. Coach: Manuel Cilio.
T2 18/34, T3 5/37, TL 11/11 – rimbalzi 53 15+38 (Mwambila 15), assist 11 (Birra, Ragagnin 4)
Arbitri: Bernardi di cantù e Brambilla di Vimercate.
Note: spettatori 300. Parziali 23-12, 9-12, 21-21, 17-17. Timeout: 1’18” P (2-0), 11’54” B (23-17), 19’38” B (32-24), 19’59” P (32-24), 37’38” B (62-60), 38’20” P (64-60), 39’31” B (66-62), 39’36” P (68-62). Fallo tecnico: Simoncelli 19’33” (32-23). Antisportivo: Dal Maso 37’38” (61-60). Uscito per 5 falli: Ragagnin 39’57” (68-62).
Bergamo – Alla fine la mano più calda e la mente più fredda appartengono sempre al trentanovenne Alex Simoncelli, guardia-regista-spezzapartite nei mimenti topici. La Bluorobica Bergamo vince il primo round del barrage playout per non retrocedere in C Gold al cospetto di Padova, ma è una vittoria iper-sofferta. Ritorno mercoledì 14 dal Guerriero Petrarca, una vinta e una persa in stagione in precedenza; eventuale bella sabato 17 sempre alle 20-30 all’Italcementi. Chi soccombe spareggia con Jadran Trieste, perdente 2 match a 1 nella serie con Reggio Emilia. Avanti di undici all’inizio del primo e dell’ultimo periodo, la squadra di Albanesi riconferma la pecca della discontinuità al tiro e sotto le plance, causa defezione di Markovic, per ritrovare solidità nel finalino grazie alla tenuta nervosa del superveterano.
Simoncelli e dai liberi Odiphri inaugurano la serie di vantaggi in un avvio frenato dalla frenesia su ambo i lati, con Morelli a scrivere il successivo +4 allo scadere dei 24 secondi (6-2, 3′) grazie al jump dall’angolo. Ragagnin firma la prima bomba del meno 1 dalla lunga a metà del primo minitempo, Pavan la ribalta col minimo scarto riprendendo il suo stesso tiro corto, ma Mazzoleni riporta i suoi avanti col giro in lunetta in attesa che Leoni giranosi sul perno (10-7) e Dore firmi il 2+1 della minifuga number one. L’urgnanese (6 a fine quarto) usa benone perno e semigancio per il massimo gap scavato fin lì.
Se Dal Maso e Coppo cominciano a ingranare per gli ospiti, Turel la piazza quasi subito in arresto da settimo uomo, il veterano-assistman e il centro dello starting five di casa allungano da dove vale 1 e 2 rispettivamente per un bel terrapieno anti patavino. Il periodo della sirena corta parte a tutta Birra dalla distanza (23-17, 2′) ed è la coppia Dore-Nespoli a spezzare qua e là la rottura prolungata in attacco dei cittadini (27-21 a 4′ dall’intervallo), quando di là sembra ingranare finalmente il lungo Mwambila nel mare delle conclusioni da oltre e poco entro l’arco spesso spadellate. A due e mezzo dal riposo Doneda in penetrazione ritrova la doppia cifra sopra a quota 31. Il mezzo giro dalla carità dello stesso esterno.
I soli 9 punti del secondo spicchio di gara hanno come risultato la risalita all in black fino al meno 3 (34-31) a 2′ del terzo quarto grazie al missile di Birra, poi ridotti a un possesso da 2 quando Mwmbila replica a Odiphri trovando l’addizionale. Ci vuole la grinta belluina di Leoni, giunto alla decina piena (38-34, 4′) roteando dalle tacche, per riprendere un po’ di fiato, ma ben presto Birra penetra e sgancia il +1 dalla lunetta, secondo vantaggio veneto in tutta la partita. Il terzo arriva con Dal Maso in risposta a Simoncelli, 41-40 nemico a metà del guado, un minuto al nuovo minimo scarto leoniano assistito dal play veronese che in seguito s’incarica di metterla pesante per primo tra gli orobici a ruota di un raggelante zero su nove di squadra.
45-41 a 2’20” dalla fine del terzo spicchio, 48-43 di Turel da casa sua ma occhio, mica è finita qui perché il pivot altrui continua a crivellare da sotto indisturbato (48-45 a due possessi). Il friulano fa il nothing but net allo scadere della penultima sirena (53-45). In avvio della passerella finale, ecco l’undici avanti di Dore che piazza la prima tripla della sua serata. Odiphri stacca un braccio a Ragagnin per tre personali da riavvicinamento (56-50 a 8′ dal gong) e la succesiva ciuffata dispari del play tiratore di Cilio la riporta a breve distanza (56-53). Coppo a un’incollatura in terzo tempo comodo, favorendo il quarto naso avanti dei suoi grazie all’immarcabile Mwambila.
Manca una cinquina cronometrica, a 3’28” Dore si guadagna tre liberi per il controsorpasso. 59-57, che certo non basta a dormire sonni tranquilli. Il sassarese allunga di arcobaleno, ma Ragagnin ricuce dai 6 e 75 e a 2’22” dal tutti a casa il 61-60 non rassicura anima viva. Leoni in lunetta per l’intenzionale di Dal Maso sbaglia il secondo e tocca a Simoncelli il recupero più entrata sottomano dalla sinistra dopo uno slalom invitto, oltre ai personali della sicurezza a un possessino e mezzo dal quarantesimo. Fallo sistematico e Dore chiude naturalmente da top scorer.