9a giornata serie C girone C – Cosenza, Stadio “San Vito-Luigi Marulla” – domenica 12 settembre (ore 14.30)
Cosenza – Atalanta Under 23 1-2 (0-1)
COSENZA (4-3-2-1): Vettorel 6; Ricciardi 6, Dametto 5,5, Caporale 6, D’Orazio (cap.) 6 (1′ st Ferrara 5,5); Kouan 6.5 (26′ st Achour 7), Langella 6, Garritano 6,5 (1′ st Contiliano 6); Florenzi 6,5, Cannavò 5,5 (1′ st Cimino 6); Mazzocchi 6 (47′ st Beretta sv). A disp.: Pompei, Barone, Contiero, Dalle Mura, Ragone, Rocco, Mazzulla, Novello. All.: Antonio Buscè 6.
ATALANTA (3-4-1-2): Vismara (cap.) 7; Guerini 6 (27′ st Plaia ), Comi 6,5, Navarro 5; Steffanoni 6,5, Levak 5,5, Mencaraglia 6,5, Simonetto 7,5; Manzoni 7 (27′ st Pounga 5,5); Misitano 7 (12′ st Cissé 6,5), Vavassori 6 (43′ st Camara 6,5). A disp.: Torriani, Sassi; Bono, Tornaghi, Artesani, Parmiggiani, Colombo, Fiogbe, Lonardo. All.: Salvatore Bocchetti 7.
Arbitro: Cappai di Cagliari 6,5 (Chianese di Napoli, Spatrisano di Cesena; IV Rispoli di Locri. FVS: Celestino di Reggio Calabria).
RETI: 23′ pt Misitano (A), 28′ st Achour (C), 48′ st Simonetto (A).
Note: ammoniti Simonetto, Guerini, Dametto, Ricciardi e Camara per gioco scorretto, Ferrara e Cissé per reciproche scorrettezze. Tiri totali 17-11, nello specchio 5-7, parati 4-5, respinti/deviati 7-2, legni 0-1. FVS: 2 (28′ pt C, mani Comi su Florenzi; 39′ st A per presunto fallo su Cissé). Corner 7-4, recupero 3′ e 9′.
Cosenza – Misitano alza la testa, l’Under 23 dell’Atalanta la abbassa davanti a sombrero e finta di Achour a Navarro per il pari al primo pallone toccato e per rialzarla ci vuole il taglio con sinistro lungolinea del già assistman Federico Simonetto, alla prima gioia pro, su apertura di Mousta Cissé da destra velato da Henry Camara. Il tiro mancino del Cosenza e i pericoli successivi non hanno il potere di rovinare la festa ai bergamaschi, che dopo 53 minuti di sogno apparentemente sfumato di una seconda vittoria a tiro dell’unica col Casarano a Caravaggio lo scorso 29 agosto la accarezzano nel recupero quando c’è ancora una cinquina abbondantissima al gong. Da allora, due soli punti conquistati, che sommati a questi tre provvidenziali fanno otto totali in nove turni in attesa di ospitare il Trapani nella Bassa domenica prossima alle 14.30. In precedenza, attacco atalantino all’asciutto lontano dalla Bergamasca.
Alla girata murata di Vavassori lungo la catena di sinistra risponde entro il decimo la punizione di Garritano sporcata dalla barriera per il tuffo di Vismara a evitare il corner. Il portiere atalantino poco più tardi rinvia per errore a favore di Kouan con l’ex delle giovanili Mazzocchi incapace di approfittarne in mischia. Al 13′ gran scivolata di Comi per impedire a Florenzi la chiusura del triangolo con lo stesso terminale unico, mentre a due tocchetti dal ventesimo è Kouan a sprecare schiacciando appena in spizzata la palla a rientrare dello stesso esterno alto a sinistra di casa. Tutto a senso unico, perché a cifra tonda Ricciardi mastica a un metro dall’area su scarico della sua sottopunta, almeno fino al traversone a difesa schierata di Simonetto per l’insaccata perentoria di fronte piena dell’ex romanista, cucitore della grande manovra dietro dettatura di Mencaraglia.
Consumato lo svantaggio, i rossoblù consegnano il cartellino del Football Video Support per il braccio destro largo di Comi, che colpisce la sfera col gomito, sulla conclusione di Florenzi agevolata da Garritano in direzione dell’intersezione sinistra della lunetta. Cappai ci mette un giro di lancetta per dire che non c’è irregolarità. Alla mezzora, invece, il pasticcio è interamente ospite con Levak ad alleggerire per Guerini costretto a retropassarla al proprio estremo difensore dalla pressione di Kouan. Vismara la deve abbrancare, la punizione a due a un metro dall’area piccola Mazzocchi-Garritano viene salvata di schiena in angolo da Steffanoni. Al 35′ tocca ancora al mediano destro cosentino che incrocia malamente in stacco l’ennesimo tiro dalla bandierina dello specialista. Poco più d’un minutino e il contropiede di Kouan, proprio lui, sul primo angolo contro, genera la retrocarica di Ricciardi per il solito noto che sbaglia la misura alzando parecchio in curva. Leggermente troppo lungo, invece, il suggerimento vavassoriano per Levak, anticipato in uscita bassa da Vettorel, in scia all’iniziativa dell’apripista dello score.
Se a cavallo del primo di recupero sarebbe stato due a zero, ove Vavassori e Mencaraglia non fossero incappati in Vettorel, rispettivamente lungo l’asse Navarro-Manzoni con ingresso in area e dalla bandierina sinistra con la traversa aiutata dalla smanacciata o viceversa, al rientro in campo una corsa d’orologio equivale alla chance proprio del centrocampista della primavera che liberato di tacco da Vavassori sul la di Steffanoni mira ai piccioni. Florenzi scalda i guantoni (4′) a Vismara da fuori inducendolo al tuffetto in due tempi, poi comincia una partita nella partita, pur priva dello slancio iniziale per i Lupi, con Ricciardi avanzato dai tre cambi all’intervallo in fuorigioco (19′) anche se Vismara gliel’aveva presa comunque. Da rimessa laterale il gioco delle torri Simonetto-Levak è inoffensivo (22′), mentre il trequartista destro locale ci ritenta telefonando a mezz’altezza dalla distanza (25′).
Alla prima verticalizzazione la retroguardia nerazzurra va in crash subendo il pari e alla mezzora Cissé non aggancia bene il pallone di Vavassori. Il fallo in attacco più che il riflesso di Vismara tolgono la doppietta dal braccio dello svettante Achour, che a ruota apre il sinistro a giro a Ricciardi costringendo al miracolo in colpo di renil’ultimo ostacolo (33′) ad attrezzo impennato causa devizione di stinco di Plaia. A 9′ dal 90′ Dametto mette la pezza su Cissé partito dalle linee, a 7′ abbondanti è Pounga a sganciare il radente poco angolato dal limite su iniziativa di Mencaraglia. C’è un cartellino da Bocchetti per non si sa cosa in area del rigore del Cosenza, quindi uno schema da fermo Mencaraglia-Camara con colpo di frusta privo di angolazione. Mazzocchi verso il recupero alza su sfondamento centrale di Langella, ma la beffa è dietro l’angolo con una costruzione e una realizzazione perfette. Esse


domenica 12 Ottobre 2025
