Le sirene partenopee cantano quasi ogni primavera per Gian Piero Gasperini, regolarmente accostato alla panchina del Napoli quasi ogni anno.
In particolare nell’estate 2018, quando poi sulla panchina azzurra si accomodò Carlo Ancelotti.
Il tormentone estivo si ripete anche ora. Luciano Spalletti è sorprendentemente in bilico dopo questa crisi di aprile con un punto in tre partite e la prospettiva deludente di un quarto posto che migliorerebbe di poco il quinto ottenuto lo scorso anno da Gattuso, fuori dalla Champions per un solo punto con il harakiri casalingo all’ultima giornata contro il Verona.
Se il tecnico di Certaldo a fine stagione venisse esonerato si aprirebbe la solita sfilata di nomi per la panchina azzurra.
Logico che uno dei papabili, dopo quanto fatto a Bergamo, sia Gasp, sotto contratto con la Dea anche per la prossima stagione e già al lavoro con Luca Percassi e Lee Congerton per pianificare la nuova Atalanta.
In attesa di sapere se e quali coppe europee disputerà e che tipo di rosa servirebbe.
Gasperini e l’Atalanta stanno lavorando sul futuro, insieme.
Poi nel calcio può succedere di tutto, ma l’impressione è che il futuro prossimo di Gasperini sia lontano dal Vesuvio…

Fabrizio Carcano