Bergamo – Torna dopo sei anni di assenza l’Oratorio San Tomaso, che benedice, nel segno dell’attaccamento ai colori della frazione cittadina, il proprio ritorno sulla scena della Terza categoria. Un organico straordinariamente giovane, figlio dell’indiscutibile cura del vivaio, impreziosito dal ritorno di alcuni elementi che da San Tomaso hanno spiccato il volo per proiettarsi nel calcio che conta, sarà il tratto distintivo di una realtà che prova a rimettersi in gioco, facendo leva sull’entusiasmo tipicamente giovanile, oltre che sulle indicazioni emerse dall’avventura in Under 21.
Tocca al diesse Antonio Santoro  tracciare le prime linee-guida di una stagione tutta da scoprire:  «Ambizioni non ce ne sono, perché prima di tutto dobbiamo pensare a far giocare i ragazzi del quartiere. Il ritorno in Terza categoria, dopo sei anni di assenza, coincide con l’inserimento di nuovi staff tecnici, e dunque non ho dubbi che ci vorranno tempo e pazienza, prima di avere un quadro più chiaro della situazione. Ci aspettiamo soprattutto tanto entusiasmo, a partire da mister Emanuele Finco, al debutto con la prima squadra dopo l’avventura con la formazione juniores, che potrà contare su un gruppetto di ragazzi che già ha avuto modo di allenare. Al fianco di quel blocco, verrà innestato quello proveniente dall’Under 21, insieme a quei ragazzi, che, dopo alcune stagioni trascorse in vivai importanti, o categorie superiori, hanno deciso di tornare al San Tomaso, perché lì sono cresciuti, calcisticamente e non». E l’elenco dei ragazzi cresciuti nella frazione cittadina annovera nomi di tutto rispetto, a partire da Gabriele Sisana, classe ’91, divisosi tra i settori giovanili di Tritium e Stezzanese e distintosi nel salto di categoria compiuto dal Curno nella stagione 2009/2010;  Francesco Latrofa, reduce da un anno in Prima categoria con la Fiorente Colognola;  Daniele Santoro, classe ’88, il “veterano” del gruppo, ex Ponteranica e Valle Brembana. Ma il nome più suggestivo è forse quello di Jhon Ocoro (nella foto ai tempi di Palosco, ndr), cresciuto a San Tomaso prima del grande salto nel vivaio dell’Inter, con cui ottenne lo strepitoso successo nel campionato italiano Giovanissimi. Da quel momento, anche a causa di una sequenza incredibile di infortuni, l’estroso attaccante classe ’89 conobbe la sua parabola discendente, ma non è un mistero che l’ex Scanzo, Palosco e Filago rimanga ancora oggi uno dei più luminosi interpreti del calcio dilettantistico. Tutti insieme, per riunire la vecchia guardia “tomasina”, ma soprattutto per dare forza e credibilità a un progetto di ampio respiro, come ci racconta Santoro: «Oggi il San Tomaso, forte dei suoi 150 tesserati, ben distribuiti su tutte le fasce d’età, può tornare a contare sulla prima squadra, al fine garantire un punto di riferimento per tutto il movimento giovanile. Non nascondo che al nostro interno, oltre all’entusiasmo, ci sia un po’ di preoccupazione, ma non dobbiamo spaventare i ragazzi. Non voglio sentir parlare né di ambizione, né di scoramento, ma dobbiamo solo pensare a giocare e a divertirci».
L’appuntamento è ora fissato per il 19 agosto, data di inizio della preparazione, e per l’Or. San Tomaso sarà subito tempo di esami, grazie all’iscrizione al Trofeo Preda, che inizierà l’8 settembre prossimo.
Nikolas Semperboni