NAPOLI – Cogli l’attimo. L’Atalanta vince a Napoli dopo una partita spettacolare, anche sofferta ma meritata. Onore delle armi alla squadra di Spalletti che ha tenuto testa ai nerazzurri, benché in formazione rattoppata per le assenze dei suoi giocatori decisivi in tutti i reparti. E’ doveroso sottolinearlo ma questa premessa non ne sminuisce il successo, anzi lo esalta vieppiù. Adesso citiamo la classifica: Milan 38, Inter 37, Napoli 36, Atalanta 34. Quattro squadre in quattro punti in lotta per lo scudetto. No, non è una parola blasfema, è la realtà di questi meravigliosi tempi sul pianeta calcio. L’Atalanta distrugge gli avversari e in una settimana, compreso il Venezia, ha vinto con la Juventus e stanotte con il Napoli, una nobile decaduta e l’altra, invece, capolista del campionato. Per l’Atalanta è la settima vittoria lontano da Bergamo con diciotto gol fatti e otto subiti. La vittoria di Napoli ha qualcosa di epico. Subito in vantaggio grazie alla combinazione Zapata-Malinovskyi, un lungo dominio ma qualche rischio di imbucate, poi il pari e addirittura lo svantaggio, quindi la rimonta voluta e attuata. E non era così scontata. I nerazzurri hanno subito preso in mano le redini del gioco e non era facile anche perché il Napoli cercava di sfruttare i suoi veloci attaccanti che mettevano in difficoltà i difensori atalantini che non sono dotati di sprint.  Eppure il primo gol è nato da uno splendido lancio di Palomino per Zapata che, da sinistra, ha appoggiato a Malinovskyi, pronto a realizzare il gol del vantaggio con il suo magico sinistro. Il Napoli ha cercato di rispondere con le sfuriate di Lozano e gli improvvisi inserimenti del sorprendente Malcuit, protagonista sul gol del pari di Zielinski ma l’Atalanta è riuscita ad imporre il gioco magari non in mezzo, sulla destra soprattutto con Zappacosta sempre lesto ad inserirsi e anche ad impensierire Ospina. Poi Pessina che, a sua volta, si allargava a sinistra ed è andato vicino anch’egli al gol, Freuler e De Roon prendevano di volta in volta Zielinski e un po’ meno Lobotka, vero regista del dei partenopei. Fallito il raddoppio, ecco il pari messo in cantiere da Malcuit sulla destra, impostato da Mertens e realizzato con due tiri consecutivi del centrocampista polacco. Tutto da rifare. Un pari stretto per le opportunità sprecate da Zapata e compagni. Gasperini ha deciso di dare spazio ad Hateboer, autore di un ottimo secondo tempo. E quando nessun atalantino se lo aspettava il Napoli ribadiva di essere primo in classifica non per caso: sulla destra, nella sua metà campo, Malcuit appoggiava a Mertens, scatto fulminante del belga, Demiral surclassato come un pivello, e gol del vantaggio. L’Atalanta reagiva col palo colpito di testa da Zapata, cross perfetto di Maehle. Entrava Ilicic per Pessina rafforzando la pressione offensiva  fino al gol del pari di Demiral che da destra fulminava Ospina. I nerazzurri volevano vincere: scambio Toloi-Hateboer per Iliic che apriva a Freuler: 3-2 e Napoli portafortuna perché lo svizzero, ben cinque stagioni fa, realizzava il suo primo gol con la maglia atalantina. I minuti finali erano fuoco e fiamme per il Napoli ma l’Atalanta resisteva con un po’ di sofferenza. Senza capitolare. Da grande squadra.

Giacomo Mayer