Atalanta – Brescia 6-2 (4-1)

ATALANTA (3-4-2-1): Sportiello 6,5 (35′ st Rossi sv); Sutalo 6, Caldara 5, Djimsiti 6 (29′ st Czyborra 6); Castagne 6,5 (29′ st Bellanova 6), Tameze 7, De Roon (cap.) 7, Gosens 7; Malinovskyi 8,5 (29′ st Piccoli 6), Pasalic 8,5; D. Zapata 6,5 (1′ st E. Colley 6,5). A disp.: 95 Gollini, 2 Toloi, 6 Palomino, 33 Hateboer, 11 Freuler, 20 Da Riva, 10 Gomez. All.: Gasperini 7,5.

BRESCIA (4-4-2): Andrenacci 5,5; Semprini 4,5, Mateju 5, Chancellor 5, Mangraviti 5,5; Spalek 7, Dessena 5,5, Viviani 5 (11′ st Tonali 6,5), Bjarnason 5,5; Donnarumma 6,5 (23′ st Ayé 5), Torregrossa 6,5 (16′ st Ndoj 6). A disp.: 33 Abbrandini, 5 Gastaldello, 32 Papetti, 2 Sabelli, 8 Zmrhal, 16 Ghezzi, 23 Skrabb. All.: Lopez 5,5.

Arbitro: Manganiello di Pinerolo 6,5 (Baccini di Conegliano, Muto di Torre Annunziata; IV Maggioni di Lecco. Var Pasqua di Tivoli, AVar Peretti di Verona).

RETI: 2′ pt Pasalic (A), 8′ pt Torregrossa (B), 25′ pt De Roon (A), 28′ pt Malinovskyi (A), 30′ pt D. Zapata (A), 10′ e 13′ st Pasalic (A), 38′ st Spalek (B). Note: Papu Gomez premiato col titolo di Mvp di giugno dalla Lega Calcio di Serie A prima della partita alla presenza del presidente atalantino Antonio Percassi. Var: 1. Occasioni 13-6, nello specchio 7-5, parate 1-3, respinte 0-. Corner 1-1, recupero 0′ e 0′.

Bergamo – Malinovskyi fa il Papu e, anche se dietro si balla, tutto okappa lo stesso. Sei titolari diversi dal sabato sfortunato da 2-2 all’Allianz Stadium, con Ilicic e riposo e Muriel in tribuna come lui dopo il ricovero per sospetto trauma cranico, non zavorrano l’Atalanta, che sorpassa momentaneamente al secondo posto Inter e Lazio (70 e 68) a meno 6 dalla capolista, ma ovviamente con una partita in più. Dalla Juve al Brescia, la differenza del grado di difficoltà dell’ostacolo è mastodontica, benché si sia tremato oltre il lecito nella prima decina cronometrica e la quasi certezza di un altro bottino pieno si sia dovuta materializzare oltre metà primo tempo. Il destino della sfida sembra consumarsi tra il minuto e mezzo del vantaggio di Pasalic, triplettista al gong (senza contare i due a campi invertiti il 30 novembre) pescato in corridoio da Malinovskyi per il rasoterra a fil di primo palo, e il salvataggio a corpo morto di Sportiello su Torregrossa (3′), lanciato in porta dall’erroraccio in disimpegno di Caldara. La seconda castroneria del ragazzo di Scanzo, però, è dietro l’angolo dell’ottavo, quando Donnarumma – innescato da Spalek da destra – usa la fronte del perno nerazzurro come sponda per servire il compagno mancino, bravo a fare 1-1 indirizzandola verso il legno opposto. L’undici di Gasperini ci mette 17 giri di lancetta a sbloccarsi di nuovo, grazie al triangolo con Zapata che proietta Gosens al pallone in mezzo sospinto in rete di collo esterno dall’inserimento di De Roon, capitano per l’occasione. Inerzia a padrone unico, ormai: i bianchi si disuniscono, Malinovskyi parte dal centrodestra trafiggendo Andrenacci col mancino a scendere lungo il primo angolino e alla mezzora il centravanti colombiano incoccia a volo d’angelo con la tempia un altro cross del tedesco da sinistra. Inutile sottolineare l’imprimatur dell’azione. Di là l’omonimo dei due fratelli portieri milanisti sbuca in area per la loffia (33′), un’altra cinquina e la si sfiora nello score, non fosse per il ritardino di Gosens in estirada nel gioco da quinto a quinto con Castagne a servirlo a rientrare. Nella ripresa entra subito Colley per Duvan e Donnarumma, sul rimpallo con Tameze, gira debolmente di sinistro; sul ribaltamento, apertura di Pasalic per Malinovskyi che stavolta si fa dire di no dal portiere nemico in due tempi. Non può far male la schiacciata di Chancellor su palla dall’out di Mangraviti e allora SuperMario, a tiro del destro a giro fallito d’un amen da Gosens, punisce implacabilmente firmando la doppietta nella fotocopia del rompighiaccio per poi calare il tris di piattone sinistro sull’incursione di Tameze, bravo nel borseggio a Semprini e a concedere l’assist al 2000 Ebrima. Al 27′ il possibile settebello si arresta sull’ombrello dell’imprecisione, perché lo stesso Colley in asse con Gosens pur scattando benone alza la mira. Il Gasp fa esordire Bellanova e Czyborra inserendo anche il 2001 Piccoli (due presenze nella scorsa stagione contro Empoli e Udinese), ma Spalek imbeccato da Tonali rovina un po’ la festa al terzo portiere Rossi. Non esulta il 2001 di Sorisole, incapace di centrare il bersaglio a 2′ scarsi dal 90′ sullo scavetto del gambiano, trovato da Pasalic. S.F.