“Quando hai radici a Rotterdam e batti la Roma. I profili social a mo’ di sfottò di Marten de Roon colpiscono ancora. Da vendicatore del Feyenoord, parte della sua storia di calciatore in erba di belle speranze, fatto fuori proprio dai recenti avversari dell’Atalanta dai quarti di Europa League.  Il mediano olandese, dal 2000 (novenne) al 2012, militò nella città del più grande porto dei Paesi Bassi, secondo per popolazione dopo Amsterdam, prima proprio negli avversari recentissimi dei giallorossi e poi (dal 2006) nei “cugini” dello Sparta. Nato a Zwijndrecht nella provincia dell’Olanda Meridionale, comune nell’isola di IJisselmonde, situata sul delta del Reno, della Mosa e della Schelda, De Roon da “pulcino” è un prodotto del club di casa, l’ASWHA, Altijd Sterker Worden Hendrik-Ido-Ambacht. Sarebbe poi diventato grande all’Heerenveen agli ordini di Marco van Basten dal 2012 in avanti, ma alle radici non si comanda. Per sfottere i romanisti, s’intende.

 

 
 
 
 
 
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