Appartenenza, emozione e orgoglio, sono i sentimenti che vibrano nell’aria quando è protagonista la Tridentina. Primo Luogotenente Tempesta, tra le numerose ed apprezzate esibizioni quale le ha lasciato un ricordo marcato?

“Effettivamente abbiamo avuto l’onere e l’onore di partecipare ad eventi associativi in luoghi prestigiosi su tutto l’arco alpino, ognuno di loro è degno di essere ricordato ma visto che ne devo citare uno, senza tentennamenti, dico Russia. A seguito di specifica richiesta del Ministero della Difesa inviata alla Presidenza dell’Associazione Nazionale Alpini,
abbiamo partecipato, in rappresentanza dell’Italia, al più importante festival internazionale di bande militari del mondo, la 12ª edizione del Spasskaya Tower Festival di Mosca. Noi, unico complesso musicale in congedo e non professionista, dal 23 agosto al 1 settembre 2019 ci siamo esibiti sulla Piazza Rossa al fianco di bande militari provenienti da 23 nazioni, tra le quali: Cina, Repubblica Democratica Popolare della Korea, Repubblica di
Korea, Giappone, Bielorussia, Egitto, Turchia, Azerbaigian, Kazakistan, Norvegia, Russia.
Abbiamo partecipato alle 12 rappresentazioni del festival davanti a 96.000 spettatori. Inoltre, come attività collaterali, abbiamo effettuato sfilate, concerti, riprese televisive, interviste, servizi fotografici, video messaggi per i social legati alla manifestazione. Il festival ha prodotto ben 89 eventi collaterali, una grande manifestazione per una metropoli di 18 milioni di residenti. In totale agli eventi hanno partecipato oltre mezzo milione di spettatori. Le trasmissioni internet e TV hanno raggiunto circa un miliardo di persone.
E’ proprio vero che per essere orgogliosi di essere italiani bisogna andare all’estero, quasi scontati gli applausi al nostro passaggio durante i numerosissimi spostamenti a piedi, accompagnati da…ci sono gli italiani…c’è anche l’Italia….sono Alpini….W gli Alpini…W l’Italia…(forse perché eravamo sempre con il cappello alpino in testa, un alpino non lo lascia mai, neanche nei momenti di pausa). Anche quando meno te lo aspetti scopri di essere orgoglioso di essere italiano, tanti sono gli aneddoti che potrei raccontare, ne racconto uno. Il Maestro della Banda dell’Esercito Turco continuava a ringraziarci e applaudirci solo perché eravamo italiani, dopo una iniziale sorpresa, pensando e ripensando, ho poi ricordato il motivo. Il fondatore e primo direttore della Banda dell’Esercito Turco costituitasi circa 200 anni fa, fu un italiano, precisamente il bergamasco Giuseppe Donizetti, fratello maggiore del famoso Gaetano Donizetti.
Giuseppe è ancora oggi ricordato per quanto fece ed anche per aver scritto il primo Inno dell’Impero Ottomano”.

I componenti della Tridentina chi sono? Da dove vengono?

Donato Tempesta

“Sono delle persone che hanno prestato servizio militare di leva nelle Truppe Alpine, prevalentemente nella Fanfara della Brigata Alpina Tridentina (sciolta il 31 dicembre 1999).
La Fanfara Alpina Tridentina è intitolata alla memoria del Caporal Maggiore Andrea Morandi di Arco (TN), prematuramente scomparso in un incidente stradale nel 1998.
I componenti provengono dal Piemonte, Lombardia, Trentino Alto Adige, Veneto, Marche ed anche dalla Svizzera. Numerosa è la componente lombarda (74%), solo i bergamaschi sono il 25% degli effettivi”.

Il repertorio come è strutturato?

“Pur risiedendo in città distanti tra loro centinaia di km e svolgendo nella vita altre mansioni lavorative, i componenti della fanfara riescono comunque a mantenere un adeguato livello qualitativo grazie ad un forte spirito di corpo, segno distintivo degli alpini.
Il repertorio comprende il carosello, brani militari (istituzionali e della tradizione alpina), marce brillanti, brani moderni, sinfonici e popolari. Il carosello è un segno distintivo della Tridentina, una cura formale maniacale che non ha eguali.
Dalla sua fondazione avvenuta nel 2000, la fanfara ha svolto numerose ed apprezzate esibizioni e concerti nelle maggiori città del nord Italia tra le quali si ricordano: Milano, Brescia (concerto al Teatro Grande), Forlì, Trento, Bolzano, Vicenza, Genova, Aosta, Verona (concerto in Arena), Bergamo (Concerto al Teatro Donizetti), Mantova,
Asti, Trieste, Cuneo, Parma, Piacenza, Pordenone, Treviso, Udine”.

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Dal passato al presente: una riflessione sul futuro?

“Noi alpini traiamo linfa vitale dal nostro passato, è fonte continua di ispirazione e di motivazione. I nostri Veci hanno portato con sacrificio ed onore un pesante zaino, ora tocca a noi. Tanti sono i motti dei reggimenti alpini, tutti belli, quello nel quale mi identifico totalmente è il motto del 5° reggimento alpini: Nec Videar Dum Sim. Significa non per
apparire ma per essere. Gli alpini non sembrano, gli alpini sono, sono veri, cristallini, trasparenti, generosi, con un forte attaccamento alla comunità, una risorsa per la nostra Patria. Oggi, come dalla costituzione della specialità, le Truppe Alpine sono impegnate ovunque, sul territorio nazionale e nei teatri operativi all’estero. Gli alpini sono
unanimemente apprezzati come soldati di valore, temprati dalla montagna che mette a dura prova il carattere ed il fisico. Gli alpini hanno dimostrato nel passato e confermato nel presente che la nostra Patria non può fare a meno di loro. Per il futuro, mi auguro che le nostre autorità politiche preservino l’enorme patrimonio di valori degli alpini per il bene dell’Italia”.