Rasen Ballsport Leipzig – Atalanta 1-1 (0-1)
RB LIPSIA (3-4-1-2): Gulacsi 6,5; Klostermann 5,5, Orban 6,5, Gvardiol 5,5 (28′ st Halstenberg 6); Henrichs 6,5 (42′ st Mukiele sv), Laimer 6, Kampl 5,5, Angeliño 6,5; Dani Olmo 5,5 (28′ st Szoboszlai 6); Nkunku 7 (42′ st Novoa sv), André Silva 5,5 (17′ st Forsberg 6,5). A disp.: 13 Tchsauner, 31 Martinez, 2 Simakan, 37 Raebiger. All.: Domenico Tedesco 6.
Atalanta (4-2-3-1): Musso; Hateboer, Demiral, Palomino, Zappacosta (44′ st Pezzella); De Roon, Freuler (cap., 22′ st Miranchuk); Pessina (16′ st Scalvini), Koopmeiners, Pasalic (17′ st Boga); Muriel (17′ st Zapata). A disp.: 31 Rossi, 57 Sportiello, 46 Cittadini, 18 Malinovskyi, 20 Mihaila, 59 Miranchuk. All.: Gian Piero Gasperini.
Arbitro: Oliver 6,5 (Inghilterra – Burt e Bennett, IV Collum – Scozia. V.A.R. Tierney, A.V.A.R. Betts).
RETI: 17′ pt Muriel (A), 13′ st aut. Zappacosta (L).
Note: Musso para il rigore ad André Silva al 13′ st. Serata serena, spettatori 36.029. Ammoniti Palomino, Gvardiol, Halstenberg per gioco scorretto. Tiri totali 12-20, nello specchio 6-4, respinti/deviati 3-6, parati 5-3, legni 2-2. Var: 1. Corner 4-9, recupero 0′ e 3′.

LipsiaMuriel spiana la strada, Musso disinnesca André Silva dal dischetto e Orban, Zappacosta si fa gol da solo e… quante possibilità sprecate da una parte e dall’altra! Tra RB Lipsia e Atalanta calcio spumeggiante nel pari e patta dell’andata dei quarti di finale di Europa League alla Red Bull Arena, con segnali positivi per i Gasp-boys nonostante qualche ingenuità di troppo.
In attesa del rompighiaccio a mezz’altezza del Ronaldito, che rientra da sinistra facendo secco Klostermann e il resto della difesa, Palomino rischia subito il secondo giallo sullo spauracchio Nkunku (4′) uscendo altissimo per tagliargli la strada, Freuler si fa rubare palla per il primo tiro in porta del precedente, una ciabattata mancina entro i venti metri. Il replay al decimo, con Henrichs e il sovrapposto Laimer a indurre il tucumano al rinvio in tuffo, sfocia nel sinistro sbilenco del pendolino di casa a cui il puntero più pericoloso non imprime la deviazione necessaria. Il futuro e sfortunatissimo autore del patatrac, che di lì a poco dà il la allo slalom vincente del terminale, apre il piattone di seconda sul corner di Koopmeiners alla sporca dozzina cronometrica, un lungolinea dritto per dritto che si spegne sul fondo, mentre il match stenta a decollare. Al ventesimo il colombiano ci riprova col piede debole allargando la traiettoria, servito in profondità da Demiral, mentre in capo a tre giri di lancetta André Silva approfitta soltanto a metà del liscio e quindi del recupero strozzato di Pessina senza convertire nell’1-1 la fatica supplementare dell’interno destro e del compagno di reparto, che pure gliela porge nitidissima nel mega rimpallo: il palo alla destra di Musso salva lo score.
Se a tiro del quarantesimo l’uccellato speciale sullo svantaggio, che sulle prime aveva regalato la corsia all’apripista, smorza provvidenzialmente in angolo il mancino olandese, si desta pure Pasalic che nel triangolo chiuso dal capitano svizzero prende il fondo cogliendo il legno esterno alle soglie dell’intervallo. Al rientro dal tunnel, gragnuola di chances bergamasche. La tentano il laterale di Sora telefonando dalla distanza su appoggio del compagno con la fascia al braccio (4′) e ancora il numero 9 di Santo Tomas, che a cronometro raddoppiato riprende un tiro ribattuto da Orban dell’uomo tra le linee impegnando l’estremo della nazionale ungherese con un piattone secco dall’area.
Un monologo, rotto però qua e là da ripartenze secche. Ecco i giochi pirotecnici. Demiral sfiora Nkunku che gli controsterza di fronte e comincia il fuoco di fila: in controtempo il portiere argentino intercetta il penalty e il tap-in incornato del perno locale, ma sul successivo cross lungo di Angeliño per anticipare l’uomo più alto in campo l’esterno sinistro infila la sua porta in spaccata. Doppia occasionissima al 19′ per Scalvini, che spara alto da pochi passi in asse con Freuler e la new entry Zapata, e Koopmeiners che riprende il palo, poi Duvan indirizza male e con poca potenza (24′) e il turco svetta pericolosamente sull’ammollo di Boga (28′). I legni dicono 2-2 a 8′ dal 90′, quando Szoboszlai prende l’ascensore in allungo sul traversone dello spagnolo a sinistra cogliendo il montante, e l’ultimissima transizione da corner contro delle lattine provoca il tentativo ancora del precedente respinto dall’arquero albiceleste e l’angolo su cui Mukiele si vede rintuzzare sulla linea dal prestito juventino il possibile sorpasso. Miranchuk per Koopmeiners al 3′ di recupero, c’è la deviazione in angolo dell’omonimo del premier ungherese.
Si.Fo.