di Matteo Bonfanti
Non entro in merito della partita Dalmine 2012 – Caravaggio. Non ero presente. Probabilmente l’arbitro era in una pessima giornata. Quel che mi preme, da direttore, è difendere da una parte il lavoro dei nostri infaticabili collaboratori, dall’altra i dirigenti delle quasi duecento società bergamasche per l’aiuto che ci danno gratuitamente ogni maledetta (o benedetta, dipende dal risultato) domenica.
Partiamo da noi. Leggo che dovremmo mandare un giornalista su ogni campo. Le stesse persone si lamentano del costo del nostro giornale, due euro. Entrambe le argomentazioni sono condivisibili. Ma, purtroppo, infattibili per via di un paio di problemi, il primo riguarda il delicatissimo ambito della sostenibilità editoriale. Mi spiego: se mando un ragazzo a Dalmine, anche solo per un breve articolo, devo riconoscergli quantomeno l’impegno e i cinque euro che spende per la benzina. Poi ci sono i costi fissi: chi impagina, chi stampa il nostro settimanale e chi lo porta nelle seicento edicole orobiche. Solo con queste ultime voci, Dalmine 2012 – Caravaggio ci costa cinquanta euro. Per andare in pari, Bergamo & Sport dovrebbe essere comperato dai ventidue che sono scesi in campo all’inizio, dai subentrati, dai due allenatori e da almeno uno dei due presidenti. Dispiace, ma non succede così. Perché, e non c’è nulla di sbagliato, ogni giornale viene letto da più persone, che se lo passano magari finito l’allenamento, oppure lo leggono il lunedì mattina al bar del paese. E poi in diversi club capita che ci sia qualcuno che scannerizzi la nostra pagina pubblicandola su facebook, facendosi beffa delle severissime leggi che tutelano il copyright. E c’è anche chi copia l’articolo per il sito della sua società.
In tempi dove le aziende fanno una fatica boia e come prima cosa rinunciano alla pubblicità, le strade che abbiamo per non fallire in meno di un mese sono due. O si porta il costo di copertina a 3 euro e 50 (come hanno fatto i nostri principali concorrenti, che diversamente da noi percepiscono da anni centinaia di migliaia di euro dallo Stato) oppure si chiede aiuto ai club. E qui si apre il capitolo che più mi preme. Faccio i nomi  chiedendo già scusa ai tanti dirigenti, calciatori, allenatori e presidenti che mi dimenticherò di citare, tutte persone straordinarie, obiettive e generose, che ogni domenica ci tengono le distinte, ci fanno le foto, raccontando ai nostri collaboratori ogni azione della partita e criticando anche i propri giocatori quando se lo meritano e applaudendo (quasi) sempre gli avversari.
Partiamo quindi ringraziando Lavelli della Villese, Colombi del Lallio, Nervi del Verdello, Plebani del Villongo, Falconi della Grumellese, Bonacina della Cisanese, Regazzoni del Longuelo, Cucchi dell’Accademia Valseriana, Giupponi della Brembillese, Di Vincenzo del Berbenno, Giulia Riccardi del Cenate Sotto, Pianezzi del Clusone, Biella della Calcinatese, Spiranelli del Caravaggio, Giulia Pinna e Tognoli dell’Aurora Seriate, Giugnetti dello Scanzorosciate, Biffignandi del Loreto, Locatelli dell’Acov Verdello, Tallarini del Credaro, Pighizzini del Gorle, Mayer del San Tomaso, Adobati dell’Oratorio Albino, Filetti del Grassobbio, Santini del Curno, Ilaria Tarenghi della Juventina Covo, Guerini della Cappuccinese, Fenaroli del Tavernola, Como del Dalmine 2012, Conca dell’Agnelli Olimpia, Rossetti dell’Arzago, Bani del Boltiere, Danesi del Carobbio, Dolera dell’Issese, Pezzotti dell’Adrarese, Poma dell’Albano, Ilaria Comotti del Valcalepio, Federica Mazzoleni del Caprino, Pagani della Cortenuovese, Gualdi della Vertovese, Assolari del Tribulina, Grigis della Falco Albino, Grigis della Nuova Selvino, Beretta del Cividino, Cernuschi della Malpensata, Bissoni del Brusaporto, Rota dell’AlzanoCene, Elisabetta Sartirani della Pradalunghese, Brignoli del Foresto, Gregis del Comonte e Pignataro del Badalasco.
Chi ci critica aspramente, sostenendo che affidarsi ai rappresentanti delle società ci porti a un’informazione partigiana e parziale, non conosce né il pallone a Bergamo né la sua gente. Che è passionale (il calcio è anche incazzarsi). Ma giusta.

NELLA FOTO – Mister Giugnetti che ci dà una mano per le partite dello Scanzo