Triestina – AlbinoLeffe 0-3 (0-1)
TRIESTINA (3-4-2-1): Pisseri 5,5; Sabbione (cap.) 5,5, Di Gennaro 5,5, Sottini 5,5; Ciofani 6 (20′ st Rocchetti 5,5), Crimi 6 (12′ st Pezzella 5), Gori 6,5, Sarzi Puttini 5,5 (1′ st Adorante 5,5); Furlan 6, Felici 6,5 (20′ st Lombardi 5,5); Ganz 5,5 (32′ st Petrelli 6). A disp.: 1 Mastrantonio, 22 Pozzi, 4 Galliani, 17 Lovisa, 23 Rocchi, 24 Pellacani. All.: Massimo Pavanel 5,5.
ALBINOLEFFE (3-5-2): Pagno 6; Saltarelli 6,5, Marchetti sv (26′ pt Milesi 7,5), Ntube 6,5; Gusu 7, Doumbia 7, F. Gelli (cap.) 6,5, Piccoli 7 (28′ st Brentan 6,5), Tomaselli 6,5 (27′ st Borghini 6,5); Cocco 6,5 (39′ st Zoma sv), Manconi 7,5 (39′ st Cori sv). A disp.: 1 Pratelli, 12 Facchetti, 17 Giorgione, 20 Petrungaro, 27 Miculi, 29 Rosso, 40 Genevier. All.: Giuseppe Biava 7.
Arbitro: Pirrotta di Barcellona Pozzo di Gotto 6,5 (Giulia Tempestilli di Roma 2, Piazzini di Prato; IV Stabile di Padova).
RETI: 38′ pt Milesi (A), 22′ e 37 st Manconi (A).
Note: Pisseri para il rigore a Manconi al 10′ st. Pomeriggio soleggiato, spettatori 4.790 di cui 4.011 abbonati e 779 paganti di cui 13 ospiti. Ammoniti Ciofani, Furlan e Di Gennaro per gioco scorretto. Tiri totali 13-10, nello specchio 3-4, parati 3-2, respinti/deviati 1-1. Corner 5-2, recupero 2′ e 4′.

Trieste – Certe favole, solo nel calcio. Anche se il claudicante Marchetti l’avrà vista con meno poesia. Fatto sta che Luca Milesi, perso il posto da braccetto destro in occasione della prima vittoria a Zanica con l’allora capolista Novara, lo ritrova da perno subentrato in corsa incornando il vantaggio nella tana della Triestina da zero metri. E pure lanciando lungo per il gioco a due Doumbia-Gusu stroncato fallosamente da Furlan sul corner corto, l’episodio del rigore del raddoppio rimasto in canna a Manconi (nella foto U.C. AlbinoLeffe) che una sporca dozzina dopo si fa perdonare impattando con la fronte in modo perfetto l’angolo da sinistra di Francesco Gelli e firmando il tris in solitario su una sventagliata di Issa (neo diciannovenne, Gelli 26 sabato) davanti ai suoi 16 metri. Fanno 10 punti: mercoledì 8 allo Stadium c’è il neopromosso Arzignano Valchiampo, quindi le due domeniche per chiudere il mese a Meda col Renate e ospitando la Juventus Next Gen. Ah, dettaglio: clean sheet numero uno di stagione.
La cronaca del primo tempo non avrebbe lasciato presagire alcunché di buono, visto il forcing riempi-taccuino degli alabardati, passati di mano dall’ex Juve Under 19 Andrea Bonatti a Massimo Pavanel. Al 2′ batte un colpo a giro Ganz in asse con Gori e Felici, a conti fatti il più pericoloso al netto della punizione da sinistra alla cinquina tra finte e controfinte con Furlan a imbeccare la spizzata di Sabbione: Pagno allontana in mischia, la girata di Ciofani è troppo sbilanciata per ferire. La sottopunta sinistra penetra come gli pare porgendola allo sbilenco Gori (9′) per poi mettere in croce Saltarelli, futuro spondista per rompere il ghiaccio, per la palla bassa contrastata dal futuro infortunato (ginocchio destro) costringendo Pagno a distendersi (13′) per negare la palla al figlio d’arte.
Se il primo botto bluceleste del bomber dalle polveri bagnate finisce addosso al capitano di casa (16′) sullo scambio con Tomaselli, i rossi continuano comunque a guadagnare campo proponendo cose interessanti. Al 24′ il lancetto di Gori per Crimi, favore ricambiato col vano scarico dalla sinistra un tris d’orologio prima di prendere il gol, sfocia nella palombella dalla destra dell’area allontanata di testa Gusu con Sarzi a spararla in curva. Ma c’è anche calcio made in Serio, eccome, tranne lo schema dal primo corner tra Gelli e il pendolino sinistro con cross per la sbucciata volante del centrale difensivo, spostato verso il fondo a destra, a favore di compagno. Al 28′ la ripartenza secca di Doumbia spondato da Cocco, Piccoli allunga per il raddoppiatore di giornata che crossa alto e lungo; verso l’intervallo, il rilancio del regista ospite innesca il lavoro manconiano da destra ancora per la mezzala sinistra che arriva lunga di mancino e alza (43′) e, al 1′ di recupero, il ping pong in mezzo prolungato di testa del suo playmaker proietta la mezzala ivoriana alla corsa fino al limite.
Il possibile 2-0 alle stelle fotocopiato basso sul penalty da Jacopo, colpevole di aver preso poca rincorsa (bravo Doumbia a nascondere la sfera a Sarzi, bravo Mihai a conquistarselo), seguito al 29′ della ripresa dal rimorchio ricevuto da mancina da Brentan: il mirino è sempre appannato. Al ritorno in campo, comunque, prosegue pure lo sciupio locale. Il nuovo Adorante, scuola Inter, calcia alto ricevendo dal partner di linea dopo una palla persa da Gelli sulla battuta di dribbling di Crimi (2′) e, vista sprecare a giro da Felici (6′) la sua arpionata al limite, usa la stessa misura in gioco aereo (32′) pur accarezzato dalla scodella mancina di Furlan; Ganz di suo usa mollemente la testa (4′) per provare a bucare la difesa bergamasca sul crontrocross a rientrare di Gori. Oltre alle marcature, però, i Biava-Boys ci mettono altre chances nitidissime, come Cocco (16′) che servito in lungolinea da Piccoli aggira mezza difesa da sinistra trovando Pisseri a sbarrargli il passo. Da notare la capacità di spaccare il capello in quattro: è da una punizione contro del solito numero 7 che Issa, bravo a stoppare Petrelli, indovina il corridoio alto per la fuga verso il 3-0 del doppiettista dell’ottava giornata, a quota 5 e a segno da tre match di fila.