Tre fratelli con la passione del calcio, tre ragazzi conosciutissimi e amati nell’ambiente del nostro pallone. Due giocano nell’Oratorio Brusaporto, uno nella Nuova Valcavallina. Oggi l’intervista doppia di Bergamo & Sport diventa per l’occasione tripla: alziamo il sipario sui fratelli Tagliaferri.

NOME E COGNOME
ST: Simone Tagliaferri
MT: Matteo Tagliaferri
DT: Daniel Tagliaferri
SOPRANNOME
ST: Taglia
MT: Taglia, “motorino Tagliaferri” per i giornalisti quando correvo tanto (ride ndr)
DT: Denni Tenaglia
PROFESSIONE
ST: Impiegato amministrativo
MT: Impiegato
DT: Idraulico
INCARICO NEL DILETTANTISMO
ST: Giocatore, ruolo centrocampista, squadra attuale Oratorio Brusaporto
MT: Centrocampista nella Nuova Valcavallina
DT: Giocatore, centrocampista dell’Oratorio Brusaporto
IL TUO SPORTIVO PREFERITO
ST: Francesco Totti
MT: Javier Zanetti
DT: Javier Zanetti
SQUADRA DEL CUORE. DA SEMPRE?
ST: Da sempre solo forza Roma
MT: Inter. Da sempre
DT: Inter
LA PARTITA O LA VITTORIA CHE RICORDI PIù VOLENTIERI DELLA SQUADRA DEL CUORE
ST: Quarti di finale di Champions, Roma – Barcellona 3-0 e si vola in semifinale
MT: La vittoria della Champions League nel 2010
DT: La finale di Champions del 2010, Inter-Bayern Monaco
E TRA I DILETTANTI? RACCONTACI LA TUA CARRIERA
ST: Ho iniziato nei pulcini del Brusaporto Calcio, per poi passare a fare i giovanissimi e gli esordienti nel Sarnico, negli allievi sono ritornato a Brusaporto e sono rimasto fino ad esordire nel 2016 in prima squadra, in Eccellenza. L’anno dopo sono andato in promozione a San Paolo dove feci 6 gol con mister Foglio e l’anno dopo sempre con lui alla Vertovese in promozione dove siamo riusciti a vincere la finale play off e a salire in Eccellenza. Nonostante questo, l’anno successivo ho deciso di andare a giocare a Entratico con Matteo, in prima categoria, dove sono rimasto due anni. Ambiente bellissimo, super tifosi, la prima stagione fatta bene, la seconda iniziata male e a metà anno sospesa per COVID. L’anno scorso mi ha chiamato mister Bordogna a Dalmine in promozione, però dopo solo 3 partite di campionato, la stagione è terminata nuovamente per la pandemia. Dopo quasi due stagioni non concluse, volevo cercare una squadra in cui divertirmi e stare tranquillo, e Daniel mi ha convinto a scendere di categoria e andare a giocare con lui nell’Oratorio Brusaporto in seconda categoria. Ed eccoci qua.
MT: Dopo aver fatto l’anno di allievi provinciali a Brusaporto, dove siglo ben 19 reti, vengo chiamato in prima squadra in Eccellenza. Mi trovo a giocare con giocatori fenomenali come Fogaroli, Carminati, Bertoli, Vezzoli e così via, il campo non lo vedo mai, troppo giovane e inesperto ma cerco di cogliere il massimo da ognuno. Decido di scendere di categoria cercando di trovare spazio, parlo con alcune squadre e alla fine scelgo di andare a Casazza, stagione difficile, cambiamo 4 mister in un anno, la squadra era molto buona, c’erano i fratelli Bellina, Manzoni, Regonesi, tanta gente esperta ma non si riusciva a vincere, quell’anno ho sempre giocato e segnato due gol, alla fine ci siamo salvati ai play out. Così vengo richiamato a Brusaporto, pensavo di essere pronto a giocarmi le mie carte in Eccellenza ma con Mister Cefis tra le partite di coppa e le prime di campionato non gioco mai, decido di tornare subito in promozione e trovo casa a Palazzolo alla corte di Mister Cagliani. Anche qui stagione difficile, avevamo giocatori di categoria ma non riuscivamo a concretizzare. Faccio il mio record di gol fino ad ora: 7. La forbice ci taglia dai play out e siamo retrocessi. La stagione successiva seguo Mister Cagliani a Ponteranica, inizio bene con un gol in coppa, poi alterno partite brutte a belle e inizio a sedermi in panchina. A novembre mi ritrovo due volte in tribuna e d’accordo con il mister decido di scendere di categoria. Vado alla Nuova Valcavallina che era in un periodo di difficoltà, qua conosco Mister Sanga che mi rivitalizza e riusciamo a salvarci con un mio gol a 4 giornate dalla fine. Decido allora di rimanere alla Nuova Valcavallina, mi sono trovato benissimo con i compagni, con la società, con il mister, viene anche mio fratello e viene allestita una buona squadra da Danesi (direttore sportivo). L’obbiettivo è sempre la salvezza ma per quanto mi riguarda si poteva fare di più, finiamo a metà classifica e probabilmente facciamo il record di punti della società in prima categoria (42 mi pare). La squadra viene ridimensionata e infatti i risultati non arrivano, fine dell’andata con 9 punti, l’unica nota positiva del Covid è che ci ha salvato se no quell’anno si rischiava grosso. Sempre al Valcavallina si inizia una nuova stagione ma dopo tre giornate viene sospeso ancora tutto. Nel 21-22 della vecchia guardia siamo rimasti in 5 o 6, tanti giovani della juniores, stagione partita male, cercheremo di dare il massimo per la salvezza.
DT: Ho praticamente la maglia del Brusaporto tatuata sulla pelle e quest’anno è il decimo anno che comincio tra i dilettanti. Cinque anni di sofferenza in Terza Categoria e cinque in seconda dove ci siamo tolti qualche soddisfazione, poi è arrivato il Covid. Calcisticamente sono cresciuto nel Calcio Brusaporto.
QUALE è IL RICORDO PIU BELLO DELLA TUA CARRIERA? E IL PIU BRUTTO?
ST: Il ricordo più bello è la vittoria con la Vertovese ai play off di promozione, ho anche un ricordo di nostro nonno Pino, che purtroppo non c’è più, che portò me e Matteo a Zingonia a fare il provino per l’Atalanta, lui tifosissimo, era più emozionato di noi. Il più brutto sono stati i 5 mesi di pubalgia che mi hanno tenuto fuori dai campi prima della pandemia.
MT: Il più bello è la vittoria 3-0 contro il Cenate, derby sempre sentito. Il più brutto la retrocessione con il Palazzolo
DT: Il più bello è il campionato di seconda categoria vinto all’ultima giornata nella stagione 16/17. Il più brutto sono i primi anni di Terza Categoria dove arrancavamo sempre tra il penultimo e l’ultimo posto.
C’E’ UN DIRIGENTE O GIOCATORE CON IL QUALE AVRESTI VOLUTO LAVORARE?
ST: Mi piacerebbe giocare con Omar Torri, che penso ora sia alla Pradalunghese, fortissimo attaccante e dicono una bravissima persona.
MT: Giocare a Entratico con Dossena, non l’ho mai visto ma qua dicono sia stato un fenomeno (giovanili del Milan).
DT: Nessuno in particolare.
IL TUO SOGNO NEL CASSETTO NELLA VITA DI TUTTI I GIORNI
ST: Comprare casa, trovare una ragazza con la quale in futuro mettere su famiglia e crescere in ambito lavorativo.
MT: Viaggiare il più possibile.
DT: Costruire una bella famiglia e viaggiare molto.
E IN AMBITO CALCISTICO QUALE E’ LA TUA AMBIZIONE?
ST: Ovviamente da bambino tutti hanno il sogno di diventare calciatore, con gli anni ho capito però che non avrei sfondato, allora ho sempre pensato al divertimento che vedo come la parola chiave nel calcio dilettantistico. Non mi sono mai interessate le categorie, ma stare bene nel gruppo e sentirmi importante, ecco spiegate le scelte di Entratico e Oratorio Brusaporto, il calcio lo vedo come una passione e uno sfogo dopo le giornate di lavoro. Come obbiettivo quest’anno ho quello di arrivare in doppia cifra di gol.
MT: L’obbiettivo è sempre quello di fare bene giornata dopo giornata, quello che conta però è la squadra e non il singolo.
DT: Portare la mia squadra in Prima Categoria.
IL COMPAGNO PIU’ FORTE CON CUI HAI GIOCATO
ST: Se posso ne cito 4: Diego Bergamelli, Giulio Fogaroli, Matteo Bonomi e Gianluca Piro.
MT: Te ne dico uno per ruolo. Portiere: Francesco Cambianica, ci ho giocato insieme a Casazza, a Palazzolo e a Entratico, sia dentro che fuori dal campo! Difensore: Andrea Arici, un muro, ha sempre giocato lì a Entratico ma merita categorie superiori. Centrocampista: Fogaroli, mai visto uno così forte, difatti giocava in C. Attaccanti: Piro, dovrebbero avere tutti la sua garra.
DT: Michael Colleoni.
UNA PERSONA A CUI SARAI SEMPRE GRATO
ST: In ambito calcistico al mister Luciano Sanga e al vice Adriano: li ho avuti a Entratico, mi hanno fatto sentire importante, mi hanno sempre dato fiducia e mi sono stati vicini nel periodo in cui avevo la pubalgia. Ancora oggi ci sentiamo. Nella vita di tutti giorni invece ai miei genitori e a mia nonna Teresa, nostra super tifosa, c’è sempre stata e ci sarà sempre, e la ringrazio.
MT: Ne dico due, il primo Luciano Bordogna, mister che ho avuto negli allievi a Brusaporto, con lui sia io che Simone siamo cresciuti molto. Giocavamo negli allievi provinciali e feci 19 gol da centrocampista, sicuramente è la persona che poi mi ha fatto fare il salto per salire con i grandi. La seconda è Luciano Sanga, mister che ho avuto nella Nuova Valcavallina, persona splendida che dopo il brutto periodo a Ponteranica mi ha dato ancora tanta voglia di fare bene.
DT: Nostro nonno Pino, ci ha insegnato a non mollare mai e a mordere sempre le caviglie degli avversari. Un’idea di vita che ci portiamo sempre dietro, anche fuori dal campo.
UN TUO PREGIO E UN TUO DIFETTO
ST: Sono disponibile, generoso con tutti e umile. Il mio difetto è essere testardo
MT: Grintoso ma disordinato
DT: Penso di essere molto altruista, però sono spesso testardo (ride)
UN PREGIO E UN DIFETTO DEI TUOI FRATELLI
ST: Daniel è solare e sorridente e ti dà sempre una mano in tutto, difetti non ne ha. Matteo è molto deciso ma a volte è permaloso
MT: Simone è ordinato ma egoista, Daniel è sempre disponibile. Difetti zero
DT: Matteo è un “nerd” come me, solo più disordinato. Simone invece è molto curato e ordinato ma ha il mio stesso difetto: è testardo.
DA PICCOLI CHI FACEVA PIU’ DANNI IN CASA?
ST: Io
MT: Sicuramente io
DT: Senza dubbi Matteo
CHI E’ IL PIU FORTE SUL CAMPO?
ST: Daniel, avrebbe meritato di giocare anche in categorie superiori.
MT: Tutti e tre, abbiamo caratteristiche diverse
DT: Simone
IL PIU’ BEL RICORDO IN COMPAGNIA DEI TUOI FRATELLI
ST: Penso alle vacanze estive che facevamo in Spagna e in Sardegna, oppure le volte che giocavamo in giardino a calcio e che guardavamo le partite della Serie A insieme
MT: I viaggi in Spagna a trovare mia nonna
DT: I ricordi più belli sono quelli legati alle partite che facevamo sulla spiaggia di Gandia, in Spagna. Partitelle che sembravano non finire mai e dove ci divertivamo tutti. Spesso coinvolgevamo anche nostro padre che si piazzava in porta mentre noi ci sfidavamo in un tutti contro tutti e vinceva chi segnava più goal (ride)
MANDA UN SALUTO AI TUOI FRATELLI
ST: Ciao Daniel, ciao Matteo, prima o poi giocheremo tutti e tre nella stessa squadra. Se possibile volevo salutare tutta la mia famiglia, i compagni di squadra dell’APDO Brusaporto, il mio mister attuale Alborghetti, e i miei amici della Gintoneria Lumazzi
MT: Ciao fratelli, magari ci si vedrà sul campo prima o poi
DT: Ciao Matteo, ciao Simone
A fine intervista, i tre ragazzi vogliono dedicare un pensiero a Roberto Biava. Simone, Matteo e Daniel sono stati tutti allenati da Roberto, purtroppo scomparso in giovane età lo scorso anno.
ST, MT, DT: Ciao Mister, non ti dimenticheremo mai. Grazie di tutto!

Diego Amadei