FIRENZE – Un pari al termine di una battaglia. Quando l’Atalanta gioca al Franchi è così, una partita di lotta e di poco governo. I fatti: nerazzurri in vantaggio con Maehle dopo un’incursione in piena area su assist della coppia Ederson-De Roon nell’unica occasione verso la porta di Terracciano, poi all’inizio di ripresa il calcio di rigore, ci vogliono otto minuti per concederlo (Toloi toccherebbe col braccio) perché le immagini sono confuse, diciamo non chiare. Poi Guida lo fischia e Cabral lo segna. Comunque un punto prezioso più per i nerazzurri che per i viola perché la Fiorentina avrebbe meritato di vincere e l’Atalanta di non perdere. Non a caso Sportiello, schierato a sorpresa al posto di Musso, si è meritato l’oscar del migliore in campo con parate decisive e salvifiche, come quella al 5’ di recupero su colpo di testa di Bonaventura. E’ destino che a Firenze, nel bene e nel male, ci siano spesso di mezzo gli arbitraggi, Var compreso. E si discuterà all’infinito sul presunto fallo di braccio di Toloi.
Gasperini sorprende tutti con Sportiello in campo dal primo minuto, dirà in conferenza che Musso aveva bisogno di un po’ di serenità, torna Koopmeiners e in attacco la coppia Hojlund-Zapata. La Fiorentina, in vista del ritorno col Lech Poznan, schiera in difesa Quarta e Terzic, a centrocampo Castrovilli e in attacco Ikonè con Gonzalez, uno dei migliori in campo, e Cabral. In panchina Biraghi, Bonaventura, Amrabat fuori per infortunio. Nel primo tempo l’Atalanta mette in pratica una tattica accorta, lasciando alla Fiorentina il gioco e le manovre offensive. Tiri fuori area da parte dei viola con Sportiello sempre attento a non farsi sorprendere. Certo, i nerazzurri faticano a spingersi dalle parti di Terracciano ma, allo stesso tempo, non corrono soverchi pericoli. A sorpresa il vantaggio ispirato da Ederson, il migliore in campo, nell’unica occasione da gol. Sì qualche spunto di Hojlund e, soprattutto di Zapata, protagonista di un’ottima prova. Nient’altro. Eppure l’Atalanta si fa notare per l’organizzazione tattica con Ederson e De Roon sempre nel vivo mentre Koopmeiners ha ancora i piedi arrugginiti, si sveglierà nella ripresa. Si temono le incursione di Nico Gonzalez mentre Mandragora prova con tiri da lontano, Sportiello è vigile. Nella ripresa si pensa che la Dea possa gestire il vantaggio ma il calcio di rigore cambia tutto. Sale lo spirito di lotta da parte dei nostri, s’accendono i viola che vogliono addirittura vincere. Stavolta l’Atalanta è ardimentosa e seppur con fatica cerca di rispondere con offensive più convincenti, grazie anche alla miglior condizione di Koopmeiners e all’attenta predisposizione di Zappacosta e di Maehle. I viola colpiscono il palo con Biraghi su punizione. Gasperini prova con Muriel e Boga per Hojlund, che ha combinato poco, solo una sgroppata e un colpo di testa fallito, e Zapata. Tra le invettive verso Gasperini da parte di ultras viola in curva e tribuna e gli interventi un po’ a caso di Guida, la fase finale della partita s’infiamma: la Fiorentina esalta Sportiello con parate decisive, Boga crea scompiglio nella difesa viola e allunga a Muriel un pallone d’oro per una beffarda vittoria. Colossale malinteso fra i due, la Fiorentina ringrazia. L’Europa è sempre a portata di mano, quale manifestazione ancora non si sa.
Giacomo Mayer