L’ex portierone rossonero è il grande ospite di Cividino. Il curriculum è chilometrico e irto di gemme: due Champions League (2003 e 2007), due Coppe del mondo per club (2000 e 2007), un campionato italiano (2004), due Confederations Cup (1997, 2005), un Mondiale (2002, più un secondo posto nel 1998), un bronzo olimpico (1996). Tutto riassunto in quattro lettere e un nome: Dida. È stato l’ex portierone del Milan il grande ospite di martedì 29 maggio al Tennis 2018, la grande kermesse benefica dell’Accademia dello Sport per la Solidarietà.
Un debutto con sorriso e classe: sulla terra rossa ha «battagliato» con Gianpaolo Bellini, bandiera dell’Atalanta, mostrando una grande qualità di gioco. «Questa è un’iniziativa molto bella per solidarietà, la nostra presenza può aiutare a far crescere ancora di più quanto si raccoglie», sono le prime impressioni di Nelson Dida. Che porta Milano e il Milan sempre nel cuore: «Ho trascorso dieci anni splendidi, il ricordo è molto forte: vivo ancora in mezzo a chi lavorava in società, ritrovo spesso vecchi amici, convivo con quei ricordi», prosegue l’estremo difensore. Nel 2015 ha appeso i guanti al chiodo (l’ultima esperienza in patria nell’Internacional di Porto Alegre), ma chissà che non lo si riveda a breve sui campi della Serie A: «Sto facendo il corso Uefa A a Coverciano, spero di potermi mettere in gioco come allenatore tra non molto. Magari nel campionato italiano». Domanda di rito: e Donnarumma? «È ancora giovanissimo, ricordiamolo: spiace per gli errori, ma lui è consapevole delle sue qualità. A quell’età si può ancora “soffrire”, poi piano piano crescerà definitivamente». Sulla terra rossa di Cividino ha ritrovato Carlo Pellegatti, grande voce del Milan sulle reti Mediaset, narratore delle gesta del «Diavolo» in ogni angolo del pianeta. Corsi e ricorsi storici: nel Villaggio ospitalità era presente anche Gigi Pizzaballa, «saracinesca» che ha fatto la storia dell’Atalanta, ma che ha anche giocato nel Milan a partire dal 1973, l’anno in cui nacque proprio Dida.
Dal grande calcio al grande sport. A Cividino è arrivata un’altra medaglia olimpica, ormai di casa con l’Accademia: Igor Cassina, oro ad Atene 2004, sempre in doppio con Mike Maric, re dell’apnea, una coppia sempre capace di regalare sorrisi e simpatia in nome della solidarietà.
Come ogni sera, nel Villaggio ospitalità si parla di Atalanta. C’è Daniele Capelli, cuore atalantino nell’ultima stagione allo Spezia, dove ha giocato con Matteo Pessina, uno dei giovani pronto a essere lanciato da Gasperini: «È doveroso esserci qui a Cividino: mi piace il tennis, rivedo amici che non incontro da tempo, si dà una mano a chi ha bisogno – ha premesso il difensore di Grumello del Monte -. Pessina? Ha tutte le carte in regola per rimanere all’Atalanta, fare bene e seguire le orme di tutti quei giovani che sotto la cura di Gasperini hanno fatto un salto di qualità». Due anni fa, sempre qui a Cividino, usava gli stessi elogi per Mattia Caldara, all’epoca suo compagno di squadra a Cesena: un buon viatico.
Il torneo ormai entra nel vivo: oggi sarà un mercoledì di grandi ritorni, con Claudio Chiappucci, Moreno Morello, Giorgio Lamberti, Domenico Fioravanti, Daniele Fortunato.