L’ennesima sostituzione dopo una partita coronata da un gol da urlo, arrivata, tra l’altro, dopo una serie di panchine di difficile comprensioni pure per noi che ci occupiamo di calcio bergamasco da vent’anni e sembrerebbe che Marco Castelli, il più forte calciatore del Villa Valle, abbia chiesto questa mattina alla dirigenza di essere ceduto. Venticinque anni, ambidestro, classe ed eleganza, seconda punta dal gol facile, probabilmente il talento più cristallino costruito in questo ultimo decennio dalle sapienti mani del vivaio giallorosso, Castelli è ora al centro del mercato. Già tentato dalle sirene estive, con il lunghissimo corteggiamento sia della Real Calepina che del Carpi, Marco, che è un ragazzo d’oro, aveva rifiutato le offerte e scelto di continuare l’esperienza al Villa Valle anche per motivi strettamente famigliari, il padre Piergiorgio è infatti il presidente del club.
Stagione fantastica quella appena conclusa, con Marco quattordici volte in gol e vero artefice della salvezza giallorossa nel girone B di Serie D, ovvio che il bomber si aspettasse di essere ancora al centro del progetto in questo 2022-2023. Prime partite condite da assist e gol, col Villa Valle sempre più in alto in classifica, poi l’inizio di una serie di esclusioni, arrivate a sei, per scelta tecnica dall’undici titolare, su tutte quella nel sentito derby casalingo contro il Ponte San Pietro, col numero trenta entrato troppo tardi, sul 4-0 per gli ospiti.
Dal racconto alla stretta attualità, Marco torna titolare domenica nel match contro la capolista Lumezzane e di nuovo regala agli appassionati un match da ricordare anche per via di un gol bellissimo, spizzata di testa saltando più in alto di tutti per la rete del definitivo 1-1. Sul più bello, al 27’ della ripresa, mister Mangone lo toglie ancora, sancendo di fatto la rottura che porta il ragazzo a decidere di cambiare aria.
Giocatore di categoria superiore, tanta tecnica, ma pure un sacco di sacrificio per la causa, rapido e dai piedi sopraffini, pensiamo che sia per il Villa Valle, squadra che abbiamo nel cuore, un’immensa perdita. Non solo per le reti, cinque in questo campionato pur giocando col contagocce, solo otto le presenze da titolare, ma moltissimo per lo spirito. Come detto, Marco Castelli è stato l’uomo simbolo di un club, appunto quello giallorosso, in grado di formare e di fare esplodere in prima squadra calciatori di valore assoluto e dal comportamento esemplare.
Difficile per il diesse Monaci trovare un elemento simile, forse il solo Andrea Capelli del Ponte San Pietro, blindato dai Blues e perennemente in campo in questo primo scorcio di 2022-2023, ha caratteristiche simili, quelle di legare centrocampo e attacco, segnando pure in ogni occasione. Si vedrà come il direttore sportivo deciderà di operare sul mercato.
Chiosa sul presidente giallorosso, Piergiorgio, primo tifoso del Villa Valle e padre del giocatore, che, nonostante l’assoluto amore per i giallorossi e il fortissimo legame col figlio, ha dimostrato per l’ennesima volta di essere un massimo dirigente unico, evitando di interferire nelle scelte tecniche. Crediamo che la speranza sia di Piergiorgio che di Marco sia di non ritrovarsi mai da avversari.  
Matteo Bonfanti