Perdonateci l’amarcord, ma a vedere un Pontida supersonico, in testa alla classifica del girone E di Terza, a punteggio pieno e che prende a pallate le avversarie di turno, a chi scrive viene in mente una mattina di dieci anni fa passata a chiacchierare con una giovanissima stupenda e scapigliata ragazza bionda di nome Alessandra Donadoni, divertita ed entusiasta alla porta della nostra redazione. Alessandra era arrivata nel nostro ufficio con addosso un’immensa voglia di raccontare il pallone, passione più unica che rara tra le donne molto carine come lei. Simpatica, colta, curiosa, straordinariamente competente, fine intenditrice di pallone, con l’unica pecca di essere tifosissima di quel dramma calcistico nazionale che è l’Inter, Ale ha raccontato per noi i migliori anni biancorossi, un quinquennio sempre al vertice in Seconda, con l’annata 2010-2011 passata a vincerle tutte, per poi chiudere al quarto posto in classifica, col fiatone, sfiorando una promozione in Prima che, se fosse arrivata, a casa Donadoni sarebbe stata festeggiata per tre mesi. Perché di quella squadra fantastica Alessandra era la giornalista e pure la ds, in coppia con suo babbo, Giuliano, altro grandissimo del movimento calcistico che sta tra l’Isola e la Val San Martino. Ora Alessandra di calcio bergamasco non si occupa più, il suo talento cristallino di pensieri chiari e di parole messe perfettamente in fila l’hanno portata a lavorare a Milano, sempre nell’editoria. Ma nella riscossa biancorossa c’è ancora suo papà.

E c’è un altro Donadoni, Stefano, ora mister, dopo una carriera a fare gol in tutte le formazioni dell’Isola bergamasca. In campo tanti protagonisti del nostro pallone, su tutti Tami, professione portierone, e Ciceriello, cecchino implacabile che domenica ha steso il Brembo con un diagonale chirurgico da appena fuori area, regalando al Pontida una vittoria d’oro perché in casa di un’avversaria diretta nella corsa promozione. Che dire? Che abbiamo tanta voglia di rivedere il Pontida dov’era ai tempi di Alessandra e l’inizio di questa stagione ci sta dicendo che la strada intrapresa è quella giusta per tornare in Seconda dopo un paio d’anni di purgatorio. A riprova le cifre roboanti dopo tre partite che fotografano una squadra che fa tantissimi gol, undici, subendo pochissimo, un solo gol incassato. Prossimo impegno in casa col Filago, altra corazzata che viaggia a punteggio pieno. Il sogno? Avere sul nostro giornale una cronaca brillante ed entusiasta in perfetto stile Alessandra Donadoni.

Matteo Bonfanti