Che poi, di fronte ai continui rimproveri di mia madre, la Vale, e dei miei figli, Vini e Ze, sul mio stato di forma andato con gli anta, mi sono messo a farne di ogni quando la soluzione era semplice semplice, qui, a portata di mano, a scrivere articoli nell’inferno redazionale o a fumarmi mozzi nel pratino appena fuori, un campetto che sta andando a grandi passi verso la completa desertificazione a causa del global warming. Dopo tre giorni tra le sudate carte del nostro ufficio-forno, privo di condizionatori, opera, credo, di un architetto sadico per via della sovraesposizione al sole e dell’assenza totale del minimo filo d’aria, sono sceso sotto i 90, con la bilancia cinese appena fuori dal bagno che questa mattina segnava trionfalmente 89.05. In più c’è che sono qui da tre ore e che, quindi, potrei essere bellamente sugli 88, magari 88 e mezzo, comunque pochini rispetto ai 92 di quanto praticavo uno sport al giorno, soprattutto della cyclette con la mia bici elettrica, ora riposta in cantina. Va beh, la mia vicenda non è importante. La racconto solo perché il mio personale dramma può diventare una grossa opportunità per i lettori che, come me, stanno lottando da mesi con la propria bilancia. L’idea è la seguente, la espongo in estrema sintesi. Al prezzo di 24 euro e 99 centesimi al mese, pagabili anche con paypal, con uno sconto cospicuo se fate l’annuale e saldate subito l’intera somma, potete venire in redazione quando volete. Una volta qui, a Bergamo, al numero 27 di Piazzale San Paolo, sarà nostra premura chiudere porte e finestre e accendere luci, lucette ed eventuali torce per arrivare dolcemente e senza traumi dagli attuali quaranta gradi avvertiti in questo momento ai settanta e passa serali. Durante la suddetta sauna redazionale potete mettervi a fare un sacco di cose: scrivere, che è bello e poetico, guardare dei filmati pop porno da una delle nostre eleganti postazioni, raccogliere della pubblicità telefonando ad amici e parenti ricchi, quindi implorandoli di aiutarci, vedervi delle partite di calcio inglese, di cui siamo appassionati, su Sky o su Dazn, bervi degli Spritz o dei Negroni a basso prezzo grazie alla convenzione siglata un decennio fa dai nostri vertici con i simpatici gestori del vicino Blu Puro. Pensateci, anche per un discorso legato alla sicurezza. Andare in bici è pericoloso perché gli automobilisti ce l’hanno a morte coi ciclisti e, se li vedono, spesso li schiacciano o li buttano fuori dalla carreggiata per fargli uno scherzo. In palestra si fanno brutti incontri e magari ci s’innamora di un altro o di un’altra o di tutti e due (“ho visto lei che bacia lui che bacia me che bacia lei”, insomma un casino), rischiando in questo modo di far naufragare la propria relazione con quello che comporta sia in termini economici che psicologici. Se si nuota, ci sono i molinelli e son cazzi acidi per noi che non siamo bravi come Federica Pellegrini. Se si corre o si cammina, arrivano gli animali feroci che sono affamati di carne umana e ci si spaventa un sacco. L’unica è sudare in redazione a prezzi modici.
Matteo Bonfanti