Il Torre de’ Roveri, nominalmente la sua ultima squadra dopo gli anni alla Gavarnese, e il calcio bergamasco perdono un giocatore, la Curva Nord dell’Atalanta un fratello, la comunità un ragazzo di soli 26 anni con tutta la vita ancora da vivere. Se n’ andato Riccardo Claris e stabilirne il perché risulta davvero impossibile da spiegare e tollerare.
Il giovane, nativo di San Giovanni Bianco, è rimasto vittima di una rissa che ha coinvolto dieci persone stanotte all’una in via dei Ghirardelli, dietro lo stadio di Bergamo. Una lite nata, pare, per motivi di tifo calcistico tra atalantino e interisti, anche se pare un mero pretesto.
Tra i dieci, coinvolti anche due fratelli residenti nel quartiere. Un diciottenne si è consegnato spontaneamente alla polizia. Ad avere la peggio il 26enne Claris, accoltellato a morte. Usati bastoni e catene a tiro di almeno un paio di testimoni che hanno sentito urlare “basta” rilevando la presenza di un coltello, arma del delitto. Pare che tutto sia nato quando un fratello ha preso le difese dell’altro salendo in casa a procurarsi il corpo contundente.